La settimana scorsa ero in gita scolastica a Lisbona con 25 giovincelli di 19 anni e dintorni. All'alba dei meno due ai quaranta, quando alle 1.30 mi dicevano che volevano andare in discoteca, quando seduti in un bar dove le casse mandavano Prince mi chiedevano "quando mettono comincia la musica?", quando discutevano di musica goa, quando non rimanevano incantati davanti alla Torre di Belem o alla scogliera a picco sull'oceano, mi sentivo davvero di un altro pianeta, come fossimo animali di specie diverse
Poi mi è capitato di leggere il post della settimana scorsa di Oribea, quello che comincia con "Tornata da Lipica! La sensazione che ho provato a gareggiare di nuovo è stata bellissima!!L’atmosfera alla zona di arrivo, l’ansia pre – gara, il conto alla rovescia in partenza… tutti piccoli elementi che insieme rendono le gare importanti così emozionanti." E ho scoperto che un diciottenne si nasconde ancora da qualche parte anche dentro di me, e non vede l'ora di tornare a correre nei boschi.
Certo, lei può permettersi anche un "il fatto di aver ricominciato la stagione con delle gare internazionali, correndo con la tuta della nazionale mi rende immensamente felice", cosa per cui io avrei impegnato tranquillamente tutti i sabati sera dai 15 ai 25 anni (e questo, capisco, era un problema mio...), ma io credo che riuscirò ad essere parecchio felice anche accontentandomi degli sfottò a distanza di Madella. E poi c'è il Cip che sabato scorso ha approfittato della mia assenza per vincere con 3 minuti di vantaggio la prima prova del circuito CSI in M35, e poi c'è Rigoni che in MA ha dato solo 30'' a Fabietto Daves che vuol dire che o al secondo è apparsa la Madonna degli Orientisti o il primo non è proprio al top della condizione, e poi c'è Simone Grassi che è stato campione italiano middle nel '99 e che ha vinto la prima di coppa Italia M35 dell'anno scorso e domenica sarà mio avversario sull'Argentario. E poi ci sono un sacco di lanterne in tanti boschi che sono lì che ci aspettano (Sì, aspettano anche te, Stegal, ma non farle aspettare troppo).
Il Bardo, reduce dalle otto ore e mezza di corsa dell'Ultrabericus, mi chiede se sono sempre lì a mettermi pressione, e la risposta è naturalmente sì. E sono prontissimo a uscire esaltato o depressissimo dal prossimo w.e. nel quale la seconda gara del circuito CSI a Scurelle e il sesto Trofeo Argentario faranno da antipasto al pranzo del 96° compleano (!) della nonna di mia moglie. Ho le gambe per vincere la prima con un minuto sul Cip, e la testa per perdere la seconda con 20' dal primo. Ma sono possibili varissime altre combinazioni. E ce ne sarebbe una che mi piacerebbe più delle altre, se non altro per festeggiare degnamente la nonna Ciocia...
ecco sono stato già punito per gli sfottò: sabato ero in Galles e ho corso un 'blue course' nella foresta di Newborough: ho fatto un 180° e almeno 10 minuti di errori :-(
RispondiEliminaun'ora per una middle distance...
:-)