15 ottobre 2012

Trofeo Arge Alp: staffetta


Un po' di tensione credo sia naturale prima di una performance, e giocoforza aumenta quando sei atteso. Quando poi sei uno degli atleti più prestigiosi, la pressione può rischiare di schiacciarti, a maggior ragione se la tua è una prestazione differita.

È con un misto di divertimento e orrore che qualche giorno prima della trasferta a Olivone, nella splendida valle di Blenio in Ticino, apprendo da Fabio Marsoner di essere uno degli "atleti iscritti di maggior prestigio" della edizione 2012 del Trofeo Arge Alp, la competizione dove corrono le regioni che fanno parte di un accordo che lega varie regioni alpine italiane, svizzere, tedesche e austriache. Dell'elenco fanno parte, Martin Hubmann e Philippe Sauter (nazionali svizzeri), Meike Jaeger (già campionessa di Germania), Mamleev - Johanna Murer - Nicole Scalet (nazionali italiani), Niccolò Corradini (già campione mondiale di sci-o) e il sottoscritto. "Il più letto blogger di C.O. in Italia". Ora, a parte il fatto che è tutto da dimostrare che io abbia più lettori di Stegal o chiunque altro, e che l'orienteering è uno sport talmente di nicchia che probabilmente un blogger di ramino di fascia bassa ha più lettori di me, essere citato in un elenco di atleti per le mie qualità di scrittore è un po' come essere l'amica che non è bella, ma è simpatica (copyright Cavazzani).

Ad aggravare ulteriormente la situazione c'è il fatto che pare io non sia apprezzato in quanto autore di alte prose o raffinate analisi tecniche, quanto piuttosto per le mie doti di fine umorista e, dal momento che non è elegante ridere degli altri, per essere all'altezza delle aspettative (artistiche) altrui, devo avere materiale per ridere di me, e quindi non essere all'altezza delle aspettative (atletiche) mie. Insomma, comunque vada, sarà un insuccesso.

Ma sprezzante del pericolo alle ore 6.00 di sabato mattina mi sono imbarcato ciononostante sul pullman del Regio Trentino in direzione Olivone, sprezzante anche delle previsioni meteo che non lasciano grandi margini alle speranze di godere di un tiepido fine settimana autunnale fra i caldi colori delle alpi ticinesi. Ultima mazzata, in ordine cronologico, una volta sul pullman scopro che il terzo frazionista a completare con me e Hueller la staffetta della M35 non sarà Cipriani come da convocazione, ma Eddy Sandri, che, pur miglioratissimo quest'anno, al Cip rende qualche bella decina di secondi al kms. Ma resisto sprezzante anche a questa.

Sprezza che ti sprezza, quando arriviamo in zona gara sembrerebbe che abbia finito di piovere, e il posto è carino assai. Io parto in terza frazione, e anche se ben presto risulta chiaro che di smettere sul serio di piovere non ha nessuna intenzione, dopo il primo abbozzo di riscaldamento non sembra troppo imprudente correre senza termica, e il Ticino 1, che schiera in terza Stefano Maddalena, è dietro di noi dopo la prima frazione. Nella concitazione del momento mi sfuggono un paio di passaggi e mi convinco che siamo secondi con 40'' di vantaggio su Ticino 1. Partito Eddy, vado a pigliarmi un po' di acqua su e giù per i prati, attendendo nel frattempo di vederlo passare al punto spettacolo, a 2/3 di gara, dopo i quali c'è praticamente solo da correre.

Dopo il passaggio di Andrea Beltraminelli (secondo frazionista di Ticino 2) conto 180 secondi abbondanti prima dell'apparire di Eddy, che nel pezzo finale diventano 300 e qualcosa. Che dovrei recuperare a Stefano Maddalena. Quindi parto. La 1 la allungo di un tot ma ci arrivo preciso, la 2 la allungo di un altro tot, ma ci arrivo preciso, la 3 la allungo di un ulteriore tot, ma anche lei la prendo bene (seppur dopo essermi fermato un po' a cercarla qualche curva prima), sulla 4 perdo giusto una manciata di secondi perchè la metto all'incrocio fra l'alta tensione e il torrente, mentre è dieci metri più in là. Sulla 5 la manciata invece diventa bella grossa (attorno al mezzo minuto abbondante) perchè opto per la scelta da duri a scavalco della collina, che è sicuramente più corta ma oltre ad avere più salita (ma questo al momento non è davvero un problema) richiede più attenzione nella parte finale. Alla 6 mi allargo in curva invece di scavalcare di nuovo il dosso e entro anche troppo presto fra le roccie, incrozandomi un po'. Da lì in poi le difficoltà tecniche sono davvero scarse, e portata a valle la spina dorsale ancora con tutte le sue vertebre a posto scendendo dal dirupo viscido sotto la 8, rimane solo da correre, e io corro.

All'arrivo scopro che sono molto molto bagnato, che Maddalena mi ha dato 3' e 40'' e che siamo quarti, a 3 minuti e 10'' dal podio. Volendo vedere il bicchiere mezzo pieno, l'anno scorso Maddalena di minuti me ne aveva dati 7 e anche vari altri mi avevano dato in media 4 minuti più di quelli che mi hanno dato quest'anno. E poi, domani è un altro giorno e in gara ci sarà pure GPM che mi parte 3 minuti dietro.



4 commenti:

  1. Perché, sentiamo, che ci sarebbe di male ad essere l'amica che non è bella, ma è simpatica?

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  2. Visto e considerato che tanti di noi hanno fatto la parte dell' "amico che non è figo ma è di compagnia"...

    Se pensi che una mia eventuale partecipazione all'Arge Alp si sarebbe tramutata in una citazione come "lontano inseguitore del blogger più letto dal pianeta", puoi chiedere lumi a Larry o a Marco G. per sapere come è andata a finire in un nemmeno troppo lontano passato

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  3. Direi che la similitudine migliore sia come se Stephen King venisse convocato nel Dream Team

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