14 maggio 2015

Campionati Italiani Sprint & Middle

Ed eccoci al fine settimana più medaglioso dell'anno, con i campionati italiani sprint e middle, formula che a me non piace per niente (mille e mille volte meglio i middle con qualifica al sabato), ma "vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole, e più non dimandar". E io dimandar dimandai, ma non ottenni nessuna risposta.

Non devo fare tanta strada, Lavarone il sabato e millegrobbe la domenica. Ovviamente non vedo l'ora.

In M35 ci sono quasi tutti, compresi i primi 5 degli italiani sprint e middle dell'anno scorso, ovvero Rigoni - Pedrotti - Grassi PM - Gottardi - Neuhauser per la sprint, e Rigoni - Buselli - Grassi PM - Gobber - Hueller per la middle. Però solo "quasi".

Negli sprint siamo orfani almeno di Simone Grassi, che correrà in Elite, Lerose e Ruggiero. Il podio dovrebbe essere un affare da giocarsi fra Rigoni, Pedrotti, Buselli, Gottardi e PMGrassi. A partire leggermente favorito è il primo, ma l'orienteering non è una scienza esatta, e fra sabato e il 2060 prima o poi quello lì qualcuno in un campionato italiano sprint lo batterà. Io non potrei avere una griglia migliore neanche se avessi pagato gli organizzatori. Ho le gambe di legno per uno stupido torneo di basket che ho fatto domenica scorsa, ma farò tutto ciò che è in mio potere per sfatare la Maledizione degli Anni Dispari.



Nei middle gli elite ci rendono Simone, ma si tengono Stefano Cristellon. Più difficile indovinare il podio, a parte il gradino riservato. Potrebbero giocarselo i Grassi, Buselli, Neuhauser, Pedrotti, Pin, Gobber e magari Sandri se becca la giornata giusta. Dovendo giocare il mio penny, direi Rigoni - PMGrassi - SGrassi, ma se proprio dovesse esserci un posticino per me vicino a Carlo, potrei anche rinunciare alla mia monetina. Anche qui, comunque vada, per me non sarà colpa delle griglie, nonostante il "pericolo Rampado" prontamente registrato da Stegal. Se dovessi raggiungere Carlo, prometto di buttare via la cartina e ammanettarmi all'elastico delle sue mutande. Ma si sono più o meno le stesse probabilità che io possa fare un giorno la stessa cosa con quello delle mutande di Angelina Jolie.



Le carte di domenica (1 e 2) sembrano parlare di percorribilità da velocità smodata, condita, a seconda delle zone, da un puttanaio di roccette e sassi, centinaia di orridi semiaperti, buchette erbose a sfare. Noi di mezza età ce la giochiamo su 5,1 km con 135 metri di dislivello e 18 lanterne: chi ne capisce più di me può sicuramente trarne qualche saggia considerazione. Io speriamo che me la cavo.

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