È un altro post extra-o, ma che ci posso fare se la vita mi tiene lontano da carta e bussola? E poi è colpa di carta e bussola se sono finito lassù.

Poi, orari dei treni + pullman alla mano, è stato un po' come se da Trento io fossi andato a fare una scappata sul Duomo di Milano, ma pazienza. Treno da Civitanova Marche a Gallipoli, treno da Gallipoli a Teramo, perso il bus per Prati di Tivo, pullman alternativo da Teramo a Montorio, mezzoretta di tentativi di autostop e finalmente raccattato da due milanesi in gita, che mi recapitano a Prati di Tivo all'alba delle 10.30, quasi in tabella di marcia.
Da lì salita sotto la funivia per un pezzo, poi spostamento sul costone di sinistra fino all'arrivo della funivia, quindi sentiero quasi tranquillo fino al rifugio Franchetti, dove raccolgo i soliti sguardi ammiratissimi dei gitanti "normali" (a tutti gli orientisti frustrati: se volete sentirvi veramente fighi, andate a correre su un sentiero in salita di giorno festivo, basta anche mezz'ora, vi faranno sentire dei supereroi!), e poi su per il sentiero sul ghiaione, che diventa via via una salita sulla rocia nuda, non ripidissima, ma abbastanza impressionante. Ma se ce l'ha fatta Melody...
Quando arrivo in cima ci sono parecchie nuvole che girano e il panorama compare e scompare. Di sicuro non si vede il mare, come mi sarebbe piaciuto. Però quello che si vede è proprio bello, soprattutto Campo Imperatore, un altipiano simile a Campo Felice, dove abbiamo corso in coppa Italia. Ho i minuti quasi contati perché il mio unico autobus possibile parte da Prati di Tivo alle 15.20, ma c'è abbastanza tempo per godersi un po' il posto e tornar giù "con calma".
Bello, proprio bello, e il mio preparatore atletico sarà entusiasta: solo 14 km con 1600 metri dislivello, per poco meno di 3 ore e venti di sgambatella :-)

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