22 marzo 2016

I Prova Sprint Race Tour - Pieve di Soligo

Caro Coach MM,
abbiamo un problema.

Sabato ho corso a Pieve di Soligo, una sprint piatta come una pista da atletica, praticamente il peggio  che potessi desiderare visti i miei allenamenti invernali extra extra long. La salita più ardua della gara è stata la collinetta nel parco verso la fine, una intera curva di livello, equidistanza 2,5 metri. Avresti dovuto vedere come ho superato i due tizi che ho trovato lì davanti nel salire lassù. Comunque.

La cittadina non era particolarmente adatta a farci orienteering, ma per fortuna gli organizzatori devono aver raso al suolo il quartiere vicino al fiume per costruirci un complesso pieno di scalette e sottopassi, e il tracciatore ha avuto una certa fantasia. Insomma ne è venuta fuori una gara divertente.

Io ho corso benino, peccato che abbia sbagliato la 2 (attraversato un portico di troppo e tornato indietro dopo un attimo di smarrimento) nonostante in partenza avessi potuto guardare la cartina per 1 minuto e quindi preparare tutte le tratte fino alla 6, e abbia adottato una scelta a dir poco scioccherella per andare alla 11 in modo "più scorrevole".

Split alla mano ho anche pagato carette la mancata lettura della descrizione punto alla 10 (che mi ha fatto fiutare inutilmente in giro per tutte le scalette dei dintorni) e la micro scelta sbagliata dalla 19 alla 20 (ma lì era l'emozione per trovarmi in cima alla collinetta, devi perdonarmi).

Nei pronostici pre gara avevo indicato Ruggiero e Bianchi, invece davanti a Max si sono infilati anche Ingermar e Visioli (che ha dimostrato ancora una volta che l'età è un concetto relativo). Solo che io Ruggiero l'avevo scritto più che altro per cortesia, perché non pensavo che andasse davvero COSI' forte. E invece è andato proprio come un treno. Contassero qualcosa le velocità sul sito FISO, con 5:55 min/kms vorrebbe dire che è andato addirittura più forte del vincitore della M20 (5:57) e persino del vincitore della ME (6:00). Insomma, un treno.

Solo che, di nuovo split alla mano, a parte la 1 dove lui ci ha messo 23'' e io 719'' (che però mi pare un po' tantino) e i miei momenti di debolezza di cui sopra, io sono andato veloce quanto lui. In 8 lanterne la differenza fra i nostri tempi è stata di meno di 2'', e in altre 4 abbiamo fatto lo stesso identico tempo. E gli ho dato 10'' alla 4 e alla 7, perché a lui il ponte basso non piaceva proprio, e 8'' alla 13 perché quella volta si è distratto lui. Insomma, un treno anch'io. Che una volta è finito su un binario morto e un'altra ne ha preso uno in disuso che faceva un giro del cavolo, ma comunque un treno. E secondo in classifica.

Il problema?

Ma se una settimana dopo un allenamento da 60 km con 3000 metri di dislivello, con pure mezzora abbondante di neve fino al ginocchio, invece di avere le gambe di legno e la rapidità di un ippopotamo, tallono Ruggiero in una sprint piattissima, non è che a luglio per arrivare preparato ai 130+10.000 della Dolomiti Sky Run mi tocca fare 300 ripetute sui 100? Non è che c'ho qualche spinotto attaccato rovescio e tutti gli allenamenti che abbiamo certosinamente pianificato sono tutti sbagliati???

Con apprensione
Il tuo Alteta


 

3 commenti:

  1. Se ti interessa il tuo coach ripudiato se la sta ridendo alla grande ma per fare qualche sagace ma soprattutto salace commento attende il post su Barbisano :-)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. purtroppo domenica a Barbisano non ho potuto correre per un brutto raffreddore rimediato nella notte fra sabato e domenica passeggiando romanticamente con mia moglie nella zona industriale di Pieve di Soligo. Ma già che ero iscritto ha corso al mio posto un mio cugino di secondo grado

      Elimina
    2. Orpo! Deve somigliarti parecchio tuo cugino ... pensa che Carlo R. giura di averti visto mentre punzonavi alla 5! Beh dai, almeno la sfida tra le mogli stavolta è appannaggio di casa Pedrotti ...

      Elimina

non lasciate commenti anonimi, suvvia...