1 giugno 2016

l'Orsa

Dato che tanto come andrà a finire questo fine settimana lo sanno già tutti (nella sprint Race Cup Re Carlo sabato a Borgo Valsugana si riprenderà lo scettro anche nella sprint, lasciandosi dietro a mezzo minuto il monotono Ruggiero, seguito ad un altro mezzo dal desolato Pedrotti, mentre domenica nella long di Coppa Italia val Malene uguale, ma con uno a scelta fra Ingemar, Paolo, Simone o un cristellon qualsiasi, che potrebbero desolare ancora di più il Desolato) lo scorso fine settimana sono andato a fare altro.

L'obiettivo rimane sempre la Dolomiti Sky Run e i suoi 130+10.000, ammesso che l'antipasto della Dolomiti Extreme, con soli 103+7000 non mi vada per traverso, così sono andato a farmi un trail di antipasto all'antipasto: 50 miseri chilometri con 3000 metri di dislivello e 3000 litri di acqua sulla testa.

Considerando che le previsioni erano di selvaggi temporali sparsi per tutta la giornata, è andata più che bene. L'idea di trovarmi in cima al Monte Baldo fra i fulmini mi terrorizzava abbastanza, ma in partenza non ero per niente sicuro che avrei fatto qualcosa per evitarlo, se fosse capitato sul serio. Partenza da Brentino in Valle dell'Adige, salita verso il Santuario della Madonna della corona in una valletta veramente suggestiva, giretto su un altipiano di cui a malapena sapevo l'esistenza, salita al monte Telegrafo, traversata sui crinali, discesa a rotta di collo fra i mughi e poi un altro po' di salita per completare i 3000, prima di scendere nel bosco di nuovo a Brentino, per vari interminabili km.

Dato che la gara l'avevo scelta soprattutto per il suo panorama sul lago di Garda (che sono riuscito ad intravvedere per non più di un paio di minuti) e sul Brenta (che non ho visto neanche per sbaglio) l'uscita non si può dire completamente riuscita, però le gambe stavano proprio bene, e le ho spremute dal primo all'ultimo chilometro. Di più negli ultimi, dove nella pazza discesa ho tentato di stare dietro a due assatanati, non riuscendoci, ma facendo un ottimo allenamento e divertendomi parecchio, perché comunque arrivare al traguado spremuti come i limoni dà  un sacco di soddisfazione
 
Adesso devo andare a farmi una corsetta per sciogliere i muscoli, che se no Ingemar mi batte anche sabato.

4 commenti:

  1. Caspita, arrivo tra due ali di folla!!

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  2. c'erano, ma l'acqua le ha sciolte...

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  3. Se ci fosse l'orienteering-scommesse probabilmente faresti soldi a palate!

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