4 maggio 2017

Coppa del Trentino a Daiano

La Val di Fiemme è un gran bel posto, e pazienza se il clima oggi è un po' gelido. L'orienteering è un gran bello sport, e pazienza se io sono un po' scarso. I Grassi corrono in MA per far vedere di che pasta sono fatti, io mi accontento della M35, perché tra provare ad arrivare e provare a vincere preferisco la seconda (anche se tanto non ci riesco lo stesso).

Vincere mi sarebbe piaciuto, e pensavo anche di poterci riuscire. Dopo essere arrivato pensavo anche di non essere andato malaccio, invece Ausermiller mi ha rifilato 8 minuti. Non male, no?

Nella mia evoluzione e maturazione di uomo e di atleta, sto finalmente imparando a prendere con filosofia le sconfitte, e a trovare delle buone scuse. Considerando che una volta trovavo delle buone scuse per non godermi le vittorie, la considero una conquista. Questa volta la scusa è che ho preso alla 2 Rudy Mair, che ho sempre ritenuto uno molto forte, alla 9 Andrea Gobber, che aveva vinto la penultima gara di Coppa del Trentino, e senza accorgermene ho tirato i remi in barca. A quel punto avevo da Ausermiller solo a un minutino, e con un po' di cattiveria in più avrei potuto giocarmela anche con lui, invece di finire fuori dal podio.

Fin lì, dopo qualche difficoltà ad entrare in carta perché tutto mi sembrava troppo vicino, una velocissima 2 che diceva che i 51+2900 della settimana prima erano digeriti, 1'20'' di batosta alla 3 (che diceva sia che la cartina in quel posto era un po' casual e mancavano per lo meno un sentiero e un ponticello in legno di 20 metri, sia che c'era modo per fare più in fretta comunque), due vittoriosi sprint in salita per la 4 e la 5, un aiuto divino alla 6 (perché io sono salito bene sia come velocità sia come direzione, ma se invece di arrivare a 2 metri dalla lanterna arrivavo a 5, ero ancora lì a cercarla, dato che la visibilità era scarsa e il sasso minuscolo), una polleggiata alla 7 (salito velocissimo, ma poi a zonzo fra i due dossi perché pensavo di essere a est del più a est mentre ero in mezzo ai due), una picchiata veloce alla 8, una leggerissimamente meno veloce alla 9, e poi bah.

Per la 10 scendo dalla canaletta sbagliata, me ne accorgo, ma ci perdo mezzo minuto;
alla 11 faccio il miglior tempo, anche se la incontro prima di quanto mi aspettassi;
alla 12 ci perdo quasi 2' perché non faccio caso al fatto che rispetto alla c.d.l. della 11 era un paio di curve sopra, e bighellono fra le canalette della zona perché tanto bighellona anche Rudy (e Andrea ha dovuto tornare indietro perché aveva saltato la 9, e glielo avevo detto io alla 10...);
alla 13 potevo andare più dritto;
alla 14 vago in zona punto perché la parte alta dell'avvallamento è tutt'altro che così avvallato come indicato in carta, e tanto vaga anche Rudy;
alla 15 mi sembra di andare come un fulmine ma invece mi becco 20'' da Michele;
alla 16 ci sarei anche arrivato veloce, ma vedo una lanterna che sono piuttosto certo che non sia la mia, ma siccome già la canaletta della 15 in carta era molto diversa da come era nella realtà, mi dico che non si sa mai e vado a darle un'occhiata (sputtanando 1'...);
la 17 basta correre ma evidentemente corro piano;
la 18 faccio il miglior tempo perché è in città e io in città sono fortissimo (quando mi ricordo tutte le lanterne);
la 19, che è anche la 100, prendo 15'' e non ho la più pallida idea di come faccio;

Per mettere le cose bene in chiaro, Michele mi dà 2'' anche allo sprint.

Prima della prossima Coppa Italia in quel delle Highlands, ho 3 settimane per cercare di ricordarmi come si corre seriamente una gara di orienteering, se no il Perfido mi spappola, e con lui molti altri.

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