In attesa dell'inizio della stagione orientistica 2018, ormai imminentissima, eccovi un breve racconto della mia seconda Dolomiti Winter Trail, una gara sulla neve sui verdi (in estate) pascoli di Passo Vezzena e dintorni (dove vinsi l'argento agli italiani long 2014, dietro Rigoni :-)(dando quasi 4' al Perfido Ruggiero, anche se allora non era ancora nessuno).
Dolomiti Winter Trail, dicevo. L'anno scorso l'avevo corsa in coppia con un amico non allenatissimo, e me la ero presa molto comoda. Quest'anno invece ho corso da solo, e quindi non me la sono presa comoda per niente. La lunghezza era più o meno quella di una mezza maratona, ma mentre lì per 3/4 di gara avevo corso sapendo che avrei potuto andare più veloce (ma risparmiando per non finire la benzina), qui per tutta la gara ho corso sapendo che avrei voluto andare più piano (ma spingendo perché sapevo che la benzina sarebbe bastata fino alla fine).
Morale, una fatica porca. Sì, posti bellissimi, tracciato bellissimo, organizzazione bellissima, ma una fatica porca. In salita si faceva fatica perché era salita, in pianura si faceva fatica perché c'era la neve e non si sapeva mai se avrebbe tenuto o meno, e in discesa si faceva fatica per cercare di non finire piantati nella neve a testa in giù (io l'ho fatto una volta sola...).

P.S. sì, Stegal, stai tranquillo: se il pusillanime non si rifugia in ME, la saga di Holly e Benji si ripeterà anche quest'anno

Ecco, un'altra bocca da sfamare. Occhio alle pizze che sfuggono di mano ...
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