22 marzo 2018

Rieccoci!

Cosa volete che vi dica, a me tornare a gareggiare in Coppa Italia e in Sprint Race Tour dopo 5 mesi di astinenza, buio e freddo, mi entusiasma ogni volta. Sarà che sono ancora giovane, soprattutto dentro.

Come al solito spero che durante l'inverno sia successo qualche miracolo che mi abbia fatto fare grandiosi passi avanti tecnici (allenarmi? naaaaaa...) e che l'anno in più sulle gambe non si faccia minimamente sentire. L'anno prossimo potrei correre in M45, ma non ci penso neanche ad abbandonare la M35, e mi dispiace anzi parecchio di vedere coetanei che potrebbero tranquillamente sgomitare per il podio in M35, correre la Coppa Italia in M40.

A sgomitare quest'anno ci sarà qualche "non più giovane" in più, e probabilmente sgomiteranno parecchio. Mi riferisco a Michele Fiocca, che già l'anno scorso si è portato a casa il bronzo agli ostici italiani long del Cansiglio, e a Emiliano Corona, che pare farà con i "non troppo anziani" solo le sprint, ma sarà una brutta gatta da pelare. Ancora più impelabile il suo ex compagno di Forestale Pagliari, che è già venuto a rubarci le caramelle gli anni scorsi, e quest'anno sarà al via in M35 nella prima di coppa Italia middle, perché "è fuori forma", dice lui. Non nuovo, ma quasi, anche Simone Rocca, che l'anno scorso è tornato all'orienteering dopo anni di digiuno, e che dopo una stagione passata a togliersi la ruggine (e, temo, un inverno in più ad allenarsi) potrebbe rimpinguare parecchio il bottino di due terzi posti ottenuto l'anno scorso in Sprint Race Tour.

E poi ci saranno i soliti: Neuhauser, che non sbaglia una gara dal '54, Ausermiller, che le sbaglia spesso, ma quando non le sbaglia sono cavoli, Bianchi, sempre una mina vagante, Grassi S e Pin, che ci si augura tornino in M35 dopo l'esordio in M40. 

E poi ci saranno le sorprese 2018, che siccome sono sorprese, non le so.

Non sarà invece sicuramente della nostra partita il Perfido Ruggiero, che quest'anno ha deciso di fare il Super Giovane e di tornare a correre in Elite, dove gareggerà contro gente fra i 7 e i 22 anni più giovane di lui (ma non potrà neanche fregiarsi del titolo di "più anziano della categoria", perché ci sono comunque Galletti e Mamleev con più primavere di lui sulle spalle). 

È una scelta coraggiosa, che merita tutto il nostro plauso e i nostri migliori incoraggiamenti, lasciando da parte quella punta di delusione che inevitabilmente nasce dal vedere la M35 privata di quelle sfide che tanto hanno entusiasmato pubblico e media.

Personalmente, ho pensato di dedicargli una canzone, che esprime al meglio tutto quello che penso della sua scelta, e tutto quello che gli auguro per questa nuova stagione agonistica. 

È dei mitici 883, e si intitola T.P.S.

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