28 marzo 2021

Silvestro and Willy

Seconda gara di Coppa Italia Sprint 2021, domenica si corre a Montecchio maggiore, una decina di km più a nord est di sabato, sempre in provincia di Vicenza, sempre con organizzazione Park World Tour, sempre con i mostri sacri europei (e quindi mondiali) a contendersi il Mediterranean Open Championship. Che vuol dire che le altre categorie non se le filerà nessuno neanche questa volta, ma pazienza.

In M35 i produttori devono rinunciare a Tom, il cui cachet risulta evidentemente troppo stellare per poterselo permettere per due giorni di seguito, e devono accontentarsi di Jerry e Silvestro. Risparmiano anche un po' sulla carta, che non è esattamente memorabile, ma dopo mesi e mesi di astinenza non si può andare troppo per il sottile (certo che una Coppa Italia...).

Pur senza l'errore alla prima che lo ha penalizzato sabato, già dalle prime lanterne Silvestro sembra nettamente più lento di Jerry, che alla 3 ha già 11'' di vantaggio. Sembra la replica del noioso spettacolo del giorno prima, con l'indiavolato roditore che infila 14 migliori tempi su 19, concedendosi giusto il lusso di lasciare 7'' alla 12 per infelice scelta a destra, e 2'' alla 16 per lettura superficiale della mappa che non lo fa salire dalla scala giusta.

E invece alla fine si scopre che Jerry non era Jerry, ma Willy Coyote travestito, e si sa che Willy Coyote non è strutturalmente in grado di rinunciare a precipitare nel canyon o almeno di schiantarsi contro il treno in galleria.

Viene fuori che il sedicente Jerry dopo la 3 ha dedicato tutte le sue ACME risorse per attraversare nel punto giusto la (deserta) strada principale, non curandosi minimamente del fatto che sarebbe stato carino fare la 4, prima della 5.

Una misurazione spannometrica post gara ha quantificato in circa 40'' un tempo modesto per raggiungere la 4 da dove il pirla si è lanciato verso la 5, e tornare lì. Tempo che sommato a quello finale del pirla avrebbe dato un totale di circa 15'10'', contro il tempo finale di 16'07'' di Silvestro.

Purtroppo gli organizzatori hanno rifiutato di riconoscere la lanterna 4 come "facoltativa", confermando la classifica che ha visto l'infelice coyote mesto ultimo e consentendo al redattore di questo blog di riassumere il primo fine settimana di gare con un banale ma purtroppo azzeccato "dalle stelle alle stalle".


3 commenti:

  1. Secondo me è successo perché lo speaker non ti ha minimamente c..ato sabato, mentre domenica aspettava il tuo arrivo per attivare la fanfara

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  2. Alla fine ho ceduto e, dopo un’astinenza di un anno (ultima gara in Italia a gennaio 2020), mi sono concesso l’ebbrezza di presentarmi al via di due gare di Coppa Italia. Considerato però che “sagge” norme federali mi impedivano di partecipare ad allenamenti organizzati, mi sono iscritto in W14, in modo tale di non stancarmi troppo dal punto di vista fisico e mentale. E così è stato. I vincitori del percorso pensato per le W14, limitando le loro performance a tempi ben al di sotto di dieci minuti, mi hanno consentito di evitare figuracce in termini di distacco, nonostante domenica mi fosse venuta la brillante idea di evitare il transito per il punto n. 8, dislocato in zona particolarmente “tecnica” (pensavi di essere stato l’unico?).
    Bene. Ora che il ghiaccio è rotto e constatato che le gare di Coppa Italia per categorie come quella alla quale appartengo, assimilabile alla W14 appunto, sono affrontabili anche senza l’ausilio di specifici allenamenti destinati ad atleti di altra statura, magari un’apparizione qua e là potrò anche concedermela, nella speranza che ai nostri tracciatori di terzo livello non venga l’insana idea di allungarci a tradimento i percorsi, magari di proponendoci qualche difficoltà orientistica da W16 o da M14.

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