10 dicembre 2022

Oricup Inverno: Torcegno

Dopo le bagatelle estive, è tornato il Grande Orienteering con la Ori Cup Inverno.

Teoricamente sono indietro di 3 giri, dato che la gara di Torcegno risale a 2 settimane fa, ma sabato scorso a Marter non ho corso (quella pineta mi è sempre fatto allergia, e ero altrove a fare la sauna...) e la gara di oggi è stata rinviata, ufficialmente per il maltempo, in realtà perché io ho male ad un tallone e non potevo correre. 

Quindi Torcegno. Poco paese, un po' di bosco e tanta campagna. 

Considerando che nella mia testa l'Oricup Inverno è in paese, e quando la mia testa è in paese qualsiasi boschetto mi sembra la giungla, e che in campagna di solito non vado mica tanto bene, e che mi riscaldo e concentro poco perché c'è coda in partenza e la coda è al freddo e Enrico continua a ciarlare, sarà un casino.

Così per sicurezza faccio due cazzate all'inizio e non ci pensiamo più: prima non taglio su dall'ovvio bosco invece di fare il giro del mondo dal prato,poi continuo su per il bosco invece di scendere alla strada come i normodotati.

Dalla 3 alla 5 metto le gambe in spalla e funziona abbastanza, poi pascolo fra i pascoli andando ala 6, un po' perché sul giallo non capisco mai una sega, un po' perché per distinguere un attraversabile da un non attraversabile ci vogliono più decimi di quelle che ho. Ma ancora peggio faccio alla 7, che sarebbe proprio elementare ma confondo i boschetti.

Per la 8 ho semplicemente meno fiato e meno gambe di quelli che ci mettono meno di me, per la 9 leggo la carta con troppa superficialità, per la 10 basta correre in discesa su asfalto e quello so farlo, per la 11 basta correre in salita su asfalto e so farlo ma un po' più lento dei primi 2, per la 12 idem, per la 13 invece corriamo proprio uguali uguali, e per la 14 forse anche, ma mi concentro sull'angolo della casa invece che sull'angolo del prato (vecchio errore di non fare abbastanza attenzione al centro del cerchietto, scegliendo solo l'oggetto che attira di più l'attenzione).

Per la 15, chiunque si ricordasse come è fatto il campo da calcio di Torcegno, o avesse dato un'occhiata all'arrivo prima di partire, o sia in grado di dire al volo se un baffo nero è un sentiero o una roccia, ha corso come un matto fino al cerchietto e poi è sceso dal sentiero. Io invece sono andato a cercare fortuna giù per il boschetto, trovandone poca.

Chiudo dietro a due giovincelli e davanti a tanti vecchietti.

4 commenti:

  1. Bel resoconto, ma non mancherebbe un commento sul fatto che a Torcegno è stata disputata l'ultima Coppa Italia in notturna (aprile 2011 ?) e quanto erano belle le notturne e nessuno le organizza più e li si che ero forte forte forte (e io no)...? :-)

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    1. eh, non posso mica ripeterlo ogni volta che corriamo a Torcegno... e poi meglio non riaprire le ferite della mancanza da notturne :-(

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  2. Se hai fatto apposta a scegliere il colore blu scuro per i titoli direi che è stata una pessima idea. Non si legge niente sullo sfondo nero.

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  3. io vedo tutto in bianco, al massimo in arancione i nomi di chi fa commenti con data e ora, in blu non c'è nulla, che mi risulti. boh

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