28 dicembre 2024

Stegal non avrai il mio scalpo

Dato che del doman non v'è certezza, perché la mia "stria degenerativa a decorso orizzontale presente al menisco mediale" non mi ha ancora detto quando ha intenzione di togliere il disturbo (e sì, sono stato un pirla perché bastava che rimanessi a riposo invece di allenarmici sopra troppo in fretta quando era probabilmente ancora evitabile), per evitare di piangere a dirotto per il timore di non poter essere al via della VeNotte del 1 febbraio e del Sila 3 Vette del 21 febbraio (e anche di tutte quelle dopo, ma di quelle mi preoccuperò eventualmente più avanti), ripercorro le cose belle di quest'anno.

Non perché interessino a qualcuno, ma perché non posso mica lasciare a Stegal la palma dell'ultimo ori-blogger vivente.

Che poi, il mio 2024 orientisticamente parlando è stato proprio miserello e la cartellina delle mappe dell'anno è più magra che mai.

Iniziato e terminato (prematurissimamente in luglio) con un PM, ha avuto due precoci sussulti a VeNotte (😓😓😓) e gara JTT a Sanbapolis, un legno e un bronzo in due gare di Coppa Italia Sprint, un paio di batoste da Cipriani (CI middle e O-marathon), pochissime altre (mediocri) gare in bosco, un sanguinoso secondo posto ai trentini sprint, insomma, 'na traggedia.

Meno male che ho almeno potuto correre in un po' di bellissimi posti in un po' di bellissime gare di trail.

A fine gennaio ero alla Grande Corsa Bianca, fra la Val Camonica e la Valtellina, a godermi la luna piena sulla neve (sì, quella cosa bianca e fredda che c'era una volta) e a divertirmi parecchio; a giugno ero di nuovo in Valtellina a correre la DoppiaW Ultra, abbassata e accorciata per colpa della neve (vedi sopra) in quota ma caruccia; a inizio luglio ero a correre sul bellissimo Lagorai con quelli della Translagorai Classic; a fine luglio ero in Valtellina per la terza volta a correre la durissima Valmalenco Ultradistance Trail, VUT per gli amici; a fine agosto ero in Valtellina per la quarta volta per correre l'inenarrabile Kima; e ad inizio settembre ero a cavallo fra la Germania e l'Italia a scassarmi il ginocchio correndo troppo veloce in discesa nelle ultime tappe della splendida Transalpine Run.

Avrei anche un sacco di belle idee per il prossimo anno, vederen.



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