Prima che Marta, la ex di Giorgio, mi distraesse irreparabilmente dalla lettura, non ero arrivato a scoprire come mai avessi potuto arrivare 3° nella classifica finale di una due giorni di Lipica in M35, ma avevo fatto in tempo a scoprire che quello che nella mia testa era "alcuni anni fa", fuori dalla mia testa erano 11 anni.
Che risultati alla mano sono sembrati 55.
Quando ad Andriano la """""vitoria"""" mi aveva spinto a fare carte false per esserci una settimana dopo a Lipica, ero consapevole che la ruggine nelle gambe e nel cervello, unita alla perfidia di certe carte carsiche, avrebbe potuto essermi letale, ed in effetti così è stato.
Divertito, mi sono divertito, sia in gara, sia al mare con Sara-Andrea-Roberto-Marta-Elisabeth-Chiara, sia in trattoria con i medesimi, sia in ostello con un gruppo scelto dei medesimi, sia in pizzeria con l'aggiunta di Pavionesi e Gronlaiti, sia a colazione e in viaggio con Larry-Zzi e Marta, sia a pascolare per i ritrovi sia del sabato sia della domenica. Però fare orientamento, beh, quello è un altro paio di maniche.
Il sabato, su una cartina diabolica, ho sfiorato la decenza, ma solo sfiorato, prendendo 30' dal primo, strappando come migliori piazzamenti di tratta due mediocrissimi 9° posti (e come peggiore un 49°...), e andando almeno un po' in crisi praticamente su tutti i punti o almeno procedendo titubantissimo anche quando stavo effettivamente andando giusto. Come neanche livelox è riuscito a sopportare di vedere (la mia traccia per un po' scompare misteriosamente) il peggio l'ho toccato alla 13, dove stavo andando alla dolina giusta ma poi mi sono perso lì intorno e il massimo dell'orgoglio è stato riuscire ad evitare di chiedere a qualcuno dove fossi e avere la pazienza di ritrovarmi da solo.99' di gara e tanta voglia di rifarmi il giorno dopo.
Ma invece ho rifatto un po' pena, chiudendo in 1,5 volte il tempo del vincitore, contro gli 1,3 del giorno prima, e cominciando in modo davvero indecoroso, vagando già alla 1, facendo segnare il 50° tempo alla 2, e facendomi prendere dal terrore sulle rocce vicino alla 3, incapace di capire che ero davvero dove dovevo essere e la lanterna era pochi metri più in là. Se ci aggiungiamo che ero partito fra gli ultimi e non c'era più nessuno nel bosco, che 4 ore sul prato a cazzeggiare erano state forse un po' troppe, e che mi sentivo agile come un tricheco, non è strano che su una cartina molto simile a quella in cui nel 2014 ero arrivato 3°, io sia arrivato 36° (e questa volta livelox non si è perso neanche un secondo).Ad maiora (confidando che Matera sia davvero in provincia di Trento, cosa che, onestamente, non sapevo).
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