Prima della pausa estiva mi concedo un'ultima garetta senza troppe pretese, sequenza libera e partenza in massa per la finale del Campionato trentino CSI, per il quale non nutro nessuna ambizione dato che è la prima gara che corro (ed è un peccato, perchè la maglietta di campione CSI è molto più utile di qualsiasi medaglia...). La formula è score, e sta volta pare essere una score "vera", dato che pare che non si riesca a fare tutte le lanterne entro il tempo limite (ma Aaron dice di esserci riuscito "in prova"). Peccato che da un rapido calcolo risulti che se si corre discretamente i punti che si perdono saltando anche solo le lanterne più scarse, sono comunque di più dei punti di penalizzazione che si potrebbero avere, quindi conviene correre il più possibile e non fare troppi calcoli.

Prima cavolata andando alla 45, dove arrivo facendo il giro della strada, quindi lasciandoci una ventina di secondi (indecisione all'incrocio compresa). Poi non penso a fare un visitina alla 31, lasciandola per ultima e costingendomi ad allungare di altri 40'' fra la 118 e la 100. Prendo la 47 prima della 52, e diciamo che ci perdo altri 10'', poi, dopo la 40 e la 65, tento di entrare alla 66 dal vicoletto stretto, dove però c'è un muro non segnato e, dato che non ho la prontezza di spirito di buttarmi subito nel vicolo a fianco, faccio il giro del mondo. Diciamo altri 10''. Dalla 110 alla 147 si corre e basta (a proposito, il codice della lanterna corrispondeva al suo valore, cosa che non è parsa subito evidente, dato che in partenza avevano detto che il valore era indicato a fianco della descrizione delle lanterne) mentre per la 70 bisognerebbe accendere il cervello e vedere il taglio che ha visto Eddy, o meglio ancora quello che arrivava ancora più in giù. Per la 120 di nuovo si corre e basta (in salita...), per la 57 tre piante di mais mi nascdono l'uscita giusta dal prato e vado a quella sopra, e dalla 63 alla 94 infilare la stradina giusta è meno banale di quanto possa sembrare.
La 115 sembra una gratuita deviazione, mentre la 75 e la 150 sono un utile allenamento per la corsa in salita. Dalla 58 alla 72 c'è un taglio nel prato segnalato da vari passaggi di piedi e alla 43 non vedo l'aggiramento della chiesa. Salendo alla 118 mi chiedo se sia stata una buona idea fare il giro da questa, ma è un po' tardi per dare una risposta. Che sia stata una pessima idea tenere la 31 per ultima invece è proprio evidente.
Al mio cronometro arrivo al traguardo dopo 36' e rotti, che vorrebbe dire 80 punti di penalità (40 per ogni minuto o frazione di minuto dopo i 35, ma la classifica ufficiale dice che ci ho messo 35:56. Considerando i secondi che ho seminato qui e là, stare sotto i 35' era alla mia portata, non lo era avvicinarmi ai 31:30 di Simion o ai 32:29 di Tommaso Scalet. Comunque ho vinto con 2' abbondanti su Eddy (o, come vuole lil regolamento, con 120 punti di vantaggio).

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