Fra tutti gli ori-blog che hanno lasciato traccia di sè in rete, uno è stato di gran lunga il più efficace. E' vero che molti altri non hanno mai dichiarato il loro vero obiettivo, ma come è riuscito Zonori a "farsi dei nemici parlando di Orienteering", è davvero ammirevole.
Non trovo infatti nessun'altra spiegazione plausibile, al fatto che le gare organizzate in Lessinia abbiano sempre un numero di iscritti così parco: il posto è bellissimo, le cartine anche, l'organizzazione spartana ma puntuale, i premi sobrii ma dignitosi. E allora perchè 50 iscritti? Forse Zonori dovrebbe riaprire il blog cambiando il sottotitolo in "come rifarsi degli amici parlando di Orienteering". Ma non ce lo vedo molto.
Comunque, io apprifitto della wild card inaspettatamente concessa dalla moglie nonostante la gara del giorno dopo, e sabato14 aprile mi imbarco con i fratelli Daves sulla perigliosissima strada che da Sega di Ala sale in Lessinia, scoprendo solo al ritorno, quando il maggiore salterà in pieno un semaforo rosso dicendo poi candidamente "ah, non l'avevo visto" che poteva essermi fatale.
La giornata non è bellissima, ma rispetto alle previsioni c'è da festeggiare, e sotto i nuvoloni grigi che si astengono dall'innaffiarci si scorge lo spettacolo della pianura padana che si estende verso sud. Fra i pochi avversari in lizza in M35 il più ostico sembra essere Simone Gambini, che però appena sceso dalla macchina inizia a snocciolare i lavori in casa che gli hanno impedito di allenarsi da millenni in qua. Inizia anche ad insultarmi (o, come dice lui, a stimolarmi), come il suo compagno di squadra in coppa Italia, su quanto sia dissennata la mia condotta in gara, ma fa parte anche questo del gioco.
Il gioco vero e proprio inizia con una partenza in linea dove un minuto prima dello start possiamo dare un occhio al tracciato, che prevede serie a sequenza obbligata e gruppi a sequenza libera. E vince il primo che arriva.
Tanto per non menarla con una suspance che nel caso specifico sarebbe decisamente fuori luogo, alla fine vinco con 27' di vantaggio sul secondo, che non è Gambini, misteriosamente ritirato, ma Schuster, che al suo debutto in M35 dimostra di avere ancora qualche particolare da limare.
La gara a vedere la cartina appesa in segreteria (un A4 al 5000) sembra non poter essere tanto lunga, ma è invece proprio divertente e richiede 47' a me e 42' a Miori (mannaggia, 5 minuti, vabbeh che lui è un vero elite, però...) che vince la MA di pari tracciato, con soli 9' su Daves Junior. Le scelte alla fine non sono poi molte, ma avrebbero potuto fare la differenza, se ci fossero stati dei duellanti con cui duellare. Nel primo grappolo la sequenza 91 - 89 - 88 - 90 è quasi obbligata, così come la 95 - 96 - 113 - 97 nella seconda, ma sulla terza c'erano due scelte di cui probabilmente la mia non è stata la più felice, dato che infilando 101 - 99 - 82 si risparmiava un po' di strada per la successiva 104. A parte questa scelta, la mia gara è piuttosto buona, e riesco a rimanere concentrato dall'inizio alla fine, cosa per niente scontata per me quando la gara sembra vinta in partenza. Gli unici errori seri sono alla 93, dove perdo un minuto andando lunghissimo in una zona in cui la vegetazione è però abbastanza diversa da quanto indicato, dopo la 93, quando cerco di recuperare il tempo perso con una improbabile traversata dei roccioni (30''?) e sulla 110 dove faccio veramente fatica a resistere alle sirene tentatrici. Succede che sul sentiero vado un po' lungo e arrivo nel prato dopo le mie rocce, e davanti al sasso in cima al prato vedo una lanterna. Capisco immediatamente dove si trova quel sasso in carta, e che quella lanterna non può assolutamente essere la mia, ma sento un'attrazione irresistibile verso il telo bianco e arancio, che prima mi fa esitare un po' prima di buttarmi su per il nasetto, poi mi fa cercare solo timidamente fra le varie rocce presenti, e ad un certo punto sta per avere la meglio insinuandomi il dubbio che magari hanno sbagliato a posare la lanterna. Ora, a mente fredda, so che la probabilità che Zonato o Leso abbiano potuto fare un errore del genere, è vicina a quella che ho io di battere Sgiursgiu in una middle. Ma lì, nel bosco, dopo che la sirena aveva cantato, confesso che l'ho pensato. Per fortuna ho trovato la mia lanterna prima che avesse la meglio la vocina che intanto aveva iniziato a dire "beh, però, già che è qui vicina, un'occhiata si potrebbe anche dargliela...". Tempo perso, un minutino.
Il resto è una bella corsa fra prati, boschi ancora un po' spogli, sassi muschiati e sassi nudi, roccioni affioranti e muretti, con le gambe che girano ancora a dovere e la testa che non le boicotta troppo. Prima della premiazione con tre bottiglie di vino, c'è il tempo per una ottima cioccolata calda al bar adiacente alla segreteria, dove c'è un cocorito che svolazza per la sala, e il barista quando gli chiedo lo scontrino mi guarda come se pariassi una lingua che lui non conosce. Mi domando se sia collegabile alla sua indole il fatto che per far funzionare il pc della segreteria abbiano usato un gruppo elettrogeno quando la presa della corrente più vicina era sotto la finestra alle spalle della segreteria stessa. O forse se tenevano la finestra aperta scappava il cocorito? Riparto senza scoprirlo, e il salto di semaforo rosso non mi stroncherà premauramente la carriera.
Grazie per il bel commento da parte di tutti noi organizzatori del Lessiniaor (4 persone). Due precisazioni: la scarsità di partecipanti non riguarda solo il Lessinia, la Lessinia o Zonori in particolare. Del resto sarebbe un clamoroso autogol non andare a gareggiare in un bel posto solo perché c’è uno che ti sta antipatico (sarebbe un po’ come martellarsi i ciufoli per far dispetto alla moglie, non ti pare?). A questo proposito vai a vederti le classifiche delle gare disputate il 14 e 15 di aprile e capirai: Campionato VE/TN/FR di MTBO 69 partecipanti (NP compresi), Coppa Italia MTBO 79 partecipanti (NP compresi), Campionato Emilia Romagna Sprint 68 partecipanti (+ Eso). Da noi almeno la domenica hanno corso 151 concorrenti. Del resto anche alla prima prova di Coppa Italia non è che ci fosse il pienone (587 partecipanti per l'esattezza, esordienti a parte). Alle gare nazionali c'erano più iscritti venti anni fa! E' il trend generale che è negativo, e la colpa ognuno la attribuisca a chi meglio crede.
RispondiEliminaRiguardo alla presa di corrente vorrei tranquillizzare gli attenti osservatori come te: non funzionava; ma soprattutto Valerio aveva una certa smania di provare il suo nuovo gruppo elettrogeno made in China (ottimo tra l'altro).
All’anno prossimo. Se non ci danno la Coppa Italia riproporremo la O-Marathon.