17 giugno 2013

1 giorno della Val di Non

Ci sono delle volte in cui con grandioso sforzo di volontà mi impongo di non pensare ad una gara, di fare come se non ci fosse, e di decidere di dedicare il fine settimana alla famiglia. Certo che se poi la moglie mi dice "non vai sabato in Val di Non?", la volontà si sbriciola a cedo.

Così pur non potendo andare su la domenica, il sabato sono alla partenza della prima giornata della 2gg della Val di Non, in un bosco bellissimo e con atmosfera piuttosto intima, dato che non siamo tantissimi. Dato che il comitato Trentino ha avuto la brillante idea di eliminare la M35, corro in MA, assieme ad altri vecchietti come Simone Grassi e Carlo Rigoni, e con giovincelli come Fabio Daves.

La carta è tutt'altro che facile, ma spreco uno di quei giorni magici in cui ogni cosa che vedi nella realtà la trovi istantaneamente in carta a viceversa, in questa gara dove, dato che premiano solo la due giorni, non ho nessuna possibilità di vincere neanche una pezza di speck.

Probabilmente è una delle mie middle migliori di sempre, persino fra i sassi. Devo aspettare addirittura la 14 per fare un errore degno di questo nome, fin lì sono stato pulitissimo, magari non un fulmine, però preciso nelle scelte e nell'attacco al punto. A voler cercare il pelo nell'uovo alla 4 sto un pelo a destra nel cercare il naso da cui attaccare (ma poi lo vedo) e per andare alla 5 si poteva osare la linea rossa, ma quella di andare a dare un'occhiata alla 12 era stata una scelta consapevole. Il caso ha voluto che in realtà l'occhiata non abbia potuto dargliela, dato che la lanterna non c'era (ed era cinque curve di livello più in basso), ma vedere il nastro con il numero è stato utile per quando ci sono tornato dopo e non ho perso tempo a cercarla (cosa che altri invece hanno fatto, trovandola). Posso così dare sfoggio (a me stesso, perché non c'era nessuno intorno) di specchiata onestà tornando comunque "alla 12" dopo la 11, pur sapendo che non avrei potuto punzonarla e resistendo alla tentazione di andare diretto a quella dopo, risparmiando una bella processione di curve di livello. 

Quando cedo alla 14 è per eccesso di entusiasmo, ma dopo un'occhiata ai vari cocuzzoli mi riposiziono vedendo la radice vicino al sentiero e la trovo velocemente. Molto più grave, in termini di minuti, l'errore alla 17esima e ultima. Dopo l'ennesima rampa per la 16 mi butto nel verde alla ricerca del sentiero, che però è una traccia molto vaga. Non vedo la curva né tanto meno faccio caso al fatto che devo attraversare il torrente, forse distratto da una lanterna lì vicina, che, pur sapendo che con me non c'entra nulla, è un po' come la moglie carina dell'amico, che comunque un po' ti distrae. Mentre penso alla moglie carina dell'amico risalgo ad un'altra vaga traccia che ipotizzo essere il sentiero, e arrivo fino al prato sopra prima di capire che sto andando a spasso. Dallo stesso punto Fabietto fa il giro da sopra, io opto per tornare in giù e mi sa che ho avuto ragione io.

Ma non lo saprò mai, perché gli split non ci saranno mai, perché la gara è stata annullata per la faccenda della lanterna mancante. E pure la gara del giorno dopo è stata annullata, questa volta perché "è stato coperto un cerchietto con lo sfondo bianco della titolazione della cartina: il punto era il 77 e si trovava ai piedi di una roccia, ben visibile dal bordo carta ma ciò non basta per rendere la gara valida". Che non so cosa vuol dire ma è la spiegazione che ne dà OriRaus, il quale riporta anche che la classifica finale è stata decisa ad estrazione.

Io comunque sabato mi sono divertito molto.

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