Mentre Buselli se la spassa in Finlandia ai mondiali senior, Pin si sta preparando ai mondiali master, e i Grassi saranno a qualche cinque giorni in giro per il mondo, io mi accontento di quello che passa il convengo e sabato 6 luglio mi presento al via dell'Ori-campanile, gara promozionale per finanziare la ristrutturazione del campanile di Roncegno Terme, Valsugana. Come noto, la Valsugana è la patria del mio Arci Rivale Cipriani, e infatti c'è anche lui. E quindi non c'è nessuna differenza con il mondiale.
O meglio, qualche leggera differenza c'è, il clima dei presenti è un tantino più rilassato, l'ArciRivale arriva spingendo il passeggino mentre io sono già in gara, insomma, non è proprio un posto dove puoi ritirarti in meditazione pre gara 60' prima del via e guardare con distaccata superiorità e malcelato sdegno chi si permette di disturbare il tuo mental trainig pre gara. Così prima di partire, punching start, cioè parti quando ti gira, vado a farmi due corse con Segatta, che cerca di convincermi, per ora invano, a correre una maratona. Che sarebbe effettivamente una distanza che manca al mio palmares, ma che al momento mi rifiuto categoricamente di prendere in considerazione, perchè non ho intenzione di finirla in 4 ore e mezza, e per finirla in un tempo soddisfacente dovrei fare troppa fatica (probabilmente senza divertirmi affatto).

Potrei essere moderatamente soddisfatto del fatto che negli ultimi anni sono state parecchie le gare in cui a dividerci sono stati pochi secondi (o nessuno, come agli italiani middle 2012), ma rimane il fatto che nella maggior parte dei casi davanti era comunque lui.
Oltremodo scocciante.
Per consolarmi ho dovuto andare a farmi una di quelle cose in cui i secondi e i minuti non contano nulla, e poter essere là è l'unica cosa che conta davvero. Partenza da Siusi, salita sullo Sciliar, rifugio Bolzano, rifutio Tires, Passo del Molignon, Passo del Principe, Rifugio del Principe, Rifugio del Vajolet, Rifugio Roda di Vael, arrivo al Passo di Costalunga. 33 km e rotti, 2790 metri di dislivello positivo, 5 ore e 55 di corsa (neve permettendo), e poi parlano le foto.
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