3 novembre 2016

Ode all'Avversario

In principio, quando ancora correvo addirittura in MC, c'era stato Daniele Martignago. Alle volte ero io a battere lui, alle volte era lui a battere me, spesso erano vari altri a battere tutti e due, ma era a lui che pensavo quando arrancavo su per una salitella, nel mio singolo allenamento a settimana. Poi io sono stato morso dalla tarantola dell'agonismo, e ho iniziato ad allenarmi più spesso e a salire di categoria, lui è rimasto tranquillo in MB (e magari si diverte di più di me...).

Qualche anno più tardi, ci fu Andrea Visioli, battezzato per l'occasione "Il Nemico". Solo i lettori più affezionati si ricorderanno che questo blog è nato proprio per raccontare una epica sfida con lui nel rimpiantissimo meeting di Venezia. Era il 18 novembre 2009, alla fine di una (per me) mitica tenzone, mi rifilò 3 minuti. Con Andrea poi le nostre bussole non si sono incontrate molte altre volte, ma una basta per tutte: campionato italiano sprint 2010 a Monghidoro, la mia prima medaglia (argento dietro a Rigoni) in un campionato italiano, raggiungendo nel finale proprio Visioli, che partiva 1' prima di me.

A Monghidoro nasce anche la rivalità successiva con quello che su queste pagine diventerà il Rivale: il Cip, al secolo Andrea Cipriani. Prima di quel campionato italiano mi chiamava "Darietto", poi il fatto di essere finito sul gradino del podio sotto il mio gli ha fatto perdere l'uso del diminutivo. Negli anni successivi ce le siamo suonate spesso di santa ragione, approfittando anche delle più promozionali garette invernali, prima di giungere all'apoteosi di questo blog, i campionati italiani middle 2012, con il bronzo ex-aequo. Nell'aneddottica anche il campionato italiano long 2011, dove lo raggiungo a metà gara e a quel punto sono medaglia d'argento, ma mi perdo con lui e più di lui, e alla fine lui prende l'argento e io il mongolino d'oro e il decimo posto.

Dopo che le nostre strade si sono allontanate per questioni anagrafiche, il ruolo di Avversario Numero 1 è rimasto vacante per parecchio tempo. O meglio, occupatissimo e vacante allo stesso tempo. Perché sono andato a finire in zona Rigoni, che è sicuramente Numero 1, ma pochissimo Avversario, a meno che con il termine non si intenda che è una sorte avversa trovarselo contro. Non sto qui a contare quante volte mi ha battuto lui negli ultimi anni, mentre faccio piuttosto in fretta a contare quante volte l'ho battuto io: 1, al campionato italiano sprint 2016. E quello che poteva essere (orientisticamente parlando) il giorno più bello della mia vita, è stato funestato dal culmine della parabola ascendente di Egli, il Male Assoluto, lo Stato Canaglia: il Perfido Ruggiero.

Il Perfido Ruggiero ha tutto, ma proprio tutto, quello che si può chiedere all'archetipo dell'Avversario:

  • ha un passato misterioso, fortissimo da giovane è scomparso per anni, poi è riapparso con fortune alterne, prima di infilare una stagione 2016 da leggenda
  • ha il fisique du role, bello, atletico, faccia da guascone, se uno si immagina un rivale, se lo immagina così
  • ha anche un nome adatto, uno di quelli che potresti inventarti per lui, se non lo avesse già
  • è fortissimo, ma umano: per battere Rigoni devono allinearsi 4 pianeti del sistema solare e lui deve essersi infortunato almeno 3 volte nei due mesi precedenti. Per battere Ruggiero sarebbe bastato "solo" un pochino di più di quello che sei riuscito a fare
  • è uno a cui piace molto stuzzicare gli avversari (tipo, oggi dopo aver visto le griglie di sabato, dove siamo divisi da un solo minuto, mi ha scritto questo squisito messaggio: "00:41:00 - 00:40:00 = 00:01:00 = 60 miseri secondi... sei spacciato")
  • ha una moglie alla sua altezza, che non perde occasione di pigliarti sottilmente per il culo, se sei uno a cui suo marito le suona con imbarazzante frequenza
  • alle volte si batte da solo (cosa che sciupa un po' la sua leggenda, ma per gli avversari è molto tranquillizzante, anche se scazzante: se si batte da solo non c'è gusto a batterlo)
  • ha un sacco di amici su FB, quindi se parli di lui nel tuo blog, e lui ti posta, poi hai un sacco di lettori
  • è uno che ha tempo da perdere a leggere i numerosi blog dei suoi avversari
  • è un agonista sfrenato, ma di quelli che in gara esiste solo quello, ma dopo 2 minuti chissenefrega
  • gli piace un sacco vincere e gli scazza un sacco perdere, ma dopo 2 minuti chissenefrega
Insomma, sabato e domenica, quando il sole batterà a picco sulla mia giacca in pelle e frange, riflesso dalle rotelle dei miei speroni, lucidati per l'occasione, quello che avrò dietro le spalle girato di spalle, con le mani a poche millimetri dalle sue Colt, sarà una specie di Harry Potter senza cicatrice in fronte. E quando Stegal inizierà a contare, non volerà una mosca in tutto il West.

Perché ci sarò proprio io schiena a schiena con il Perfido? Perché così ha stabilito la Storia in questo 2016, almeno quella che si occupa delle gare sprint di orienteering:

1° tappa S.R. Tour - Pieve di Soligo: 1° Ruggiero 16'21'' - 2° Pedrotti 16'53'' - 3° Neuhauser 18'36''
2° tappa S.R. Tour - Revine Lago: 1° Ruggiero 17'32'' - 2° Pedrotti 17'58'' - 3° Neuhauser 18'31''
Campionato it. sprint - Canal San Bovo: 1° Ruggiero 16'52'' - 2° Pedrotti 17'28'' - 3° Rigoni 17'36''
3° tappa S.R. Tour - Borgo Valsugana: 1° Ruggiero 14'40'' - 2° Rigoni 14'43'' - 3° Pedrotti 15'18''

I pronostici mi sono contro, i distacchi sono in evidente aumento: 32'', 36'', 36'', 38''. Ma l'autunno pare non aver portato molto bene a Harry Potter. Non peraltro che io sia proprio all'apice della forma: è vero che ho corso l'ultima gara prima delle Finals che peggio non si può, ma la gamba (e la confidenza con carta e bussola) non sono certo quelle di Canal San Bovo.

Ma ci divertiremo comunque un sacco, anche se i tanti concorrenti stranieri (fra i quali un certo Stefano Maddalena) dovessero relegare le nostre tenzoni a futili contese per posizioni di rincalzo (ma ovviamente spero di no, perché sicuramente Max Bianchi ha preparato premi da capogiro, e perché la foto sul podio in piazza del Campo fa capogirare ancor di più).

Su tutto ciò, oltre al fatto che parliamo di orienteering e quindi potrebbe come al solito succedere di tutto (si narra che ad un Meeting di Roma un certo Mario Ruggiero, mentre era in testa all'ultima gara, o giù di lì, si sia involato per uno stradone non riuscendo a fermarsi prima di arrivare a Roma Termini, stazione che con la sua gara aveva pochissimo a che fare), pesa una incresciosa incognita: ieri sera mangiando una mandorla caramellata mi sono spaccato in due un molare. Quindi buona parte delle mie prestazioni del fine settimana potrebbe dipendere da quanto domani l'ori(d)entista Paolo Mazzola mi affetterà e imbottirà di farmaci per sistemare la cosa.

Curioso il fatto che il giorno prima del campionato italiano sprint di Monghidoro di cui sopra, al quale aveva partecipato anche Stefano Maddalena, l'ori(d)entista mi aveva curato proprio un molare. Solo che a me stavolta un podio dietro al favorito e a Maddalena non mi andrebbe mica bene...

P.S. merda...

       


10 commenti:

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  2. Se non puoi sconfiggere il tuo nemico, fattelo amico, dormi con lui, mangia con lui e dagli una mano ad accudire la prole...

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    1. lo terrò presente, ma non sono sicuro che Rigoni mi lascerà andare a dormire a casa sua e a fare da baby sitter alle sue figlie

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  3. Quindi? Quindi? QUINDI????
    La gente vuole sapere!
    (io no, io so già tutto, io che mi frega, io corro "menelit" e poi parlo a vanvera per quattro ore)

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    1. Il gol della bandiera ogni tanto va concesso.

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    2. ...ma io non ho ancora avuto il tempo di dire...

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  4. Secondo me con questo post ti stai Gallettizzando (a meno che non sia anche tu uno di quelli a cui piace leggere Stieg Larsson anzichè Camilleri , Manzini, Lucarelli ...). Punto 2: se tu avessi fatto almeno uno straccio di corso per tecnici Fiso, a quest'ora non saresti lì a rimpiangere la gara di Venezia, ma ci parteciperesti anche quest'anno (e gratis). Punto 3: scrivere il lunedi sapendo già il risultato della tenzone è un po' come sparare sulla croce rossa, però il concetto vale lo stesso: i veri campioni saltano fuori nelle gare che contano ...

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    1. Punto 1) se ti dicessi che non ho mai letto né Larsson, né Camilleri, né Manzini né Lucarelli, farei brutta figura?

      Punto 2) io parlavo della VERA gara di Venezia, non di sta roba qui

      Punto 3) non so, non me ne intendo molto di veri campioni

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    2. Punto 1: ognuno ha i suoi preferiti; era per dire che c'è gente che riesce a catturare l'attenzione anche in poche righe, senza scoraggiare i lettori alla vista di un volume di 900 pagine.
      Punto 2: qui forse hai ragione, ma ormai una Venezia diurna con 3000 iscritti è improponibile.
      Punto 3: i veri campioni sono quelli che vincono i campionati, lasciando agli altri il resto.

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