Il triangolo delle Bermude esiste, e io so dov'è. Si trova esattamente in cima al Doss Trento, quella modesta altura a forma di panettone schiacciato, inconfondibile per chi arriva a Trento in autostrada, soprattutto da nord. Alle pendici di questa "altura" è nata la gloriosa società sportiva US San Giorgio, e sulla sua cima io mi persi la prima volta che ci gareggiai in notturna (era una sprint che io conclusi all'incirca in 50 minuti), mi persi la prima volta che ci corsi di giorno, e continuo a perdermi regolarmente ogni volta che ci gareggio.
Non ha fatto eccezione la gara di Oricup Inverno di sabato scorso, che partiva da lassù per poi scendere nel quartiere di Piedicastello e concludersi a pochi passi dalla sede della gloriosa società sportiva US San Giorgio. Alla lanterna numero 4, che distava dalla 3 la bellezza di 80 metri (ottanta-metri), che il primo (Cipriani Andrea) ha coperto in 34'', il 5° (Vivian Lorenzo) in 40'', il 15° (Zucal Giulio) in 55'', il 25° (Grisenti Leonardo) in 1'16'', la 32° (Abram Annamaria, categoria abituale W65) in 1'40'', la 38° (Cristelli Nancy) in 2'17'', io ci ho messo 2'24'', 39° e penultimo tempo.
Non ha fatto eccezione la gara di Oricup Inverno di sabato scorso, che partiva da lassù per poi scendere nel quartiere di Piedicastello e concludersi a pochi passi dalla sede della gloriosa società sportiva US San Giorgio. Alla lanterna numero 4, che distava dalla 3 la bellezza di 80 metri (ottanta-metri), che il primo (Cipriani Andrea) ha coperto in 34'', il 5° (Vivian Lorenzo) in 40'', il 15° (Zucal Giulio) in 55'', il 25° (Grisenti Leonardo) in 1'16'', la 32° (Abram Annamaria, categoria abituale W65) in 1'40'', la 38° (Cristelli Nancy) in 2'17'', io ci ho messo 2'24'', 39° e penultimo tempo.
I più arditi l'avranno affrontata con uno spericolato azimut da 80 metri, i più prudenti avranno seguito il sentiero che passava dalla 3 fino al prato per poi piegare a destra sulla traccia del sentiero, i più pavidi avranno seguito il sentiero ondulato che conduceva dalla 3 alla 4 attraverso il boschetto, i più rincoglioniti saranno scesi fino alla strada asfaltata per poi risalire dal sentiero che arrivava alla 4 da nord. Io invece sono andato del tutto a caso in una direzione che mi ha portato quasi alla 7, poi sono tornato indietro finendo alla 6, e da lì mi sono rassegnato ad andare alla 4 quasi velocemente. E non chiedetemi ulteriori spiegazioni, perché semplicemente non ce ne sono.
Dopo questa botta di autostima, sono stato appena accettabile sulle restanti lanterne sul dosso, ho corso tutta la discesa lungo gli scalini con il dubbio di aver fatto una cazzata nel non scendere lungo la strada (ma gli split sembrano tutto sommato clementi, 2'08'' io lungo le scale, 2'06'' Vivian lungo la strada, ci si chiede solo come caspita abbia fatto Schuster a metterci 1'55'') e poi ho tentato di recuperare secondi nelle successive tratte di corsa pura, lasciandocene invece un po' alla 19 dove ho pensato che il tracciatore mi volesse fregare e ho frainteso la descrizione punti a sufficienza da capire che davvero mi voleva fregare, mentre non lo voleva affatto.
Al di là del mio personale Triangolo delle Bermuda, credo che Lorenzo Vivian non abbia preso per niente bene il fatto che l'ho battuto a Gardolo la settimana scorsa, perché sul Doss Trento è andato come un treno, e non sarei riuscito a stargli vicino neanche se lassù avessi fatto orienteering invece di randoming.
Al di là del mio personale Triangolo delle Bermuda, credo che Lorenzo Vivian non abbia preso per niente bene il fatto che l'ho battuto a Gardolo la settimana scorsa, perché sul Doss Trento è andato come un treno, e non sarei riuscito a stargli vicino neanche se lassù avessi fatto orienteering invece di randoming.
Complimenti per l'ottima prestazione, nemmeno io avrei saputo fare di peggio in quella tratta!
RispondiEliminasei sempre troppo modesto!
Elimina