Giungo a Dervio per la seconda gara del Fu Trofei Centri Storici orfano del mio avversario n°1, passato dall'altra parte della barricata. Di solito quando mancano i miei avversari n°1 faccio schifo. Ma non può mica andare sempre così, no?
Per aumentare le probabilità di (in)successo, il mercoledì prima della sprint faccio ripetute sui 100 metri, per "aumentare la velocità". Non so se la velocità sarà aumentata, ma quando arrivo a Dervio ho la netta sensazione che i miei quadricipiti femorali si siano accorciati di 5 centimetri ciascuno. Gli esperti di preparazione atletica stanno ancora discutendo se bisogna o meno arrivare al termine degli allenamenti con il mal di gambe. Sono però tutti concordi sul fatto che arrivare con il mal di gambe all'inizio di una gara sia una cosa cristallinamente stupida.


Plano alla 17 con 30'' di vantaggio su Christopher e 1'13'' su Ingemar: mancano 3 lanterne all'arrivo, sto andando alla grande, le gambe si sono completamente dimenticate delle ripetute sui 100 ed è anche tutta discesa. Sputtano 20'' andando in confusione in uscita dalla 19 e sbagliando l'entrata alla 20, ma sarei ancora in testa, se non ci fosse stata la 18.
Che c'era la 18 lo scopro solo all'arrivo, quando il mio stupido bigliettino degli split ha di nuovo il coraggio di dirmi "punches NOT ok", come a San Gimignano e io riguardo disperato la mappa. Mi lascio andare ad alcune parole non eleganti e trucido con lo sguardo tutti quelli che incontro nei successivi 5' (pardòn, Rosella), prima di avviarmi in un lungo mesto defaticamento lungo il lago, che si conclude con un adamitico bagno catartico nel lago (freschino...), su uno scoglio lontano da sguardi indiscreti.

Per onor di cronaca, la gara la vince Ingemar, che è una specie di avvoltoio super specializzato, che non fa quasi mai il miglior tempo di tratta (a Dervio solo 1, ex aequo), ma non fa mai neanche grossi errori e, se sbaglia qualcun altro, lui c'è. Secondo GPM a 5'', molto più in forma di quello che si poteva ragionevolmente pensare dopo un inverno da neo-padre, ma abbastanza arrugginito da perdere 9'' alla 9) e terzi a pari merito, altri 7'' dopo, Ausermiller (che mi ha confessato che il suo cognome giusto è questo, non quello che aveva fino all'anno scorso) e Gallo, al quale è risultata fatale la 18, dove ha perso 50'' (ma almeno l'ha fatta, non come altri 3 pirla che l'hanno lasciata per strada, al secolo Simone Grassi, Fabio Cattaneo, ed il sottoscritto).
P.S. naturalmente la classifica qua sotto è tarocca, l'ha prodotta per me il Perfido Organizzatore, dato che sul sito gli split degli sfigati che hanno fatto PM non ci sono...

Leggendo i tuoi post mi viene in mente quando da piccolo a scuola le maestre dicevano a mia mamma che ero bravo ma che non mi impegnavo abbastanza e che avrei potuto ottenere molto di più se solo avessi voluto... Tu sei un po' come il Perfido bambino con quell'aggiunta di sfiga che i tuoi avversari apprezzano sempre con piacere.
RispondiEliminail mio prof di italiano delle medie si limitava a dire che ero come una Ferrari che va come una 500 (ma non mi ha mai spiegato come si faceva a fare andare la Ferrari come una Ferrari...)
Eliminae comunque, io mi impegno un sacco!!!
Confermo. Nelle OriCup Dario è imbattibile. Sono le gare di un certo spessore che gli creano problemi. Freud direbbe "ansia da prestazione" :-D
Eliminaeh, quando si corre contro i fuori classe, è quasi inevitabile...
EliminaDario il baracchino della birra lo hanno messo anche per il sottoscritto, che se n'è scolata una alla castagna... Davvero ottima! Ed è evidentemente servita come consolazione preventiva per i i disastri che ho combinato il giorno dopo... :-)
RispondiEliminabeh, alla 7 hai fatto una scelta molto migliore della mia e fino alla 3 mi eri davanti :-)
Elimina