In realtà VeNotte sta benissimo (anche troppo, 445 partiti cominciano ad essere un po' tantini, anche di notte a fine gennaio, ho sentito più di un commento scocciato da parte dei veneziani) ero io che ero un po' zoppetto. Contrattura al polpaccio sinistro rimediata il sabato prima a Scurelle, un po' di riposo ma non abbastanza, e il durissimo selciato di Venezia non è certo il posto migliore dove andare a sciogliere i muscoli.
Morale, vado in laguna pensando "vedo come va il riscaldamento" (e sapendo benissimo che sarei partito anche con una gamba sola...), mi dimentico quasi del male (ma solo quasi) per le prime lanterne, e poi me lo ricordo per tutto il resto della gara, arrivando al finish con un polpaccio come un mezzo melone.
E a Venezia se mezzo cervello è occupato a pensare ad altro, non ne esci vivo, o almeno non hai nessuna possibilità di uscirne dignitosamente: per dire, l'anno scorso Fabietto Daves mi ha dato 2 minuti, quest'anno 7 e lui non si sta certo allenando alla morte.

Io non mi perdo, non faccio errori catastrofici, ma sono lento e spesso non faccio neanche la scelta migliore. In particolare faccio la peggiore per la 3 e per la 6, e poi faccio quello che posso, compresa una planata a pelle di leone grazie ad uno scalino in un posto insensato, che mi abbatte mentre leggo la cartina, e non faccio neanche in tempo a capire cosa succede, che sono sdraiato per terra in pancia, con un certo numero di escoriazioni sparpagliate sulla fiancata sinistra (e la faccia miracolosamente illesa).
Chiudo con un disonorevole 26esimo posto, a 12 minuti da Tenani, che è vero che è un po' più forte di me e si allena in Sicilia invece che in Valsugana, ma non è COSI' TANTO più forte di me :-).
Alla prossima, e grazie Galilei e grazie veneziani.

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