Le sprint sono fatte di attimi fuggenti. Il mio attimo se ne è fuggito alla 3, quando dopo una discreta 1 e una tollerabile 2 mi sono lasciato distrarre da Marco Seppi che andava spedito alla sua e senza neanche accorgermene l'ho seguito senza guardare bene la carta. Dalla mia occhiata fugace mi pareva che la mia 3 fosse su una radice, e da lontano mi pareva di vedere una radice vicino alla lanterna dove stava andando lui, e sono andato con lui. Ma là non c'era nessuna radice, e comunque la mia non era sulla radice. Ho letto il codice e ho almeno capito che non era la mia, ma da lì a trovare la mia 3 sono passati quei 34'' che mi hanno lasciato ai piedi del podio.
Podio su cui è invece salito, insieme a Re Carlo e al Rivale, "un certo Francesco Buselli", che solo la mia giovane età orientistica mi aveva permesso di non mettere fra i favoriti. Si dà il caso infatti che quando io nel 2000 rifiutavo gli inviti ad andare a provare l'orieteering da quello che sarebbe diventato mio suocero, lui vincesse la qualificazione del campionato italiano corta distanza davanti ad un tale Michele Tavernaro, e in lista base si trovasse al sesto posto, davanti a gente come Bezzi G, Grassi S, Beltramba, Dalla Santa, Pradel R, Bezzi M, Zanetello, Tenani e altri allegri (allora) giovincelli. Insomma, non proprio un pirla qualsiasi.
Dopodichè, anche avessi scoperto che era Sgiursgiù traversito, non è che avrei rosicato di meno.

A parte il fuggito attimo fuggente della 3, la mia gara è stata buona, il che quest'anno in M35, giustamente, non basta. Potrei dire che le mie imprecisioni sono state dovute soprattutto al fatto di non avere una descrizione punti comodamente consultabile senza scartabellare con la cartina, e sarebbe vero, ma non ce l'avevano neanche gli altri. Prima di partire ho catechizzato Fabietto sull'importanza di leggere le descrizioni punto più ancora dei codici delle lanterne, ma poi in gara ho iniziato a farlo dalla 8. Così ho perso qualche secondo prezioso alla 2 mentre il macigno che nascondeva la lanterna mi guardava a 2 metri di distanza, ho fatto quello che ho fatto alla 3, e ho guardato la premiazione dalla zona pubblico.
Peccato, perchè nonostante per tutta la gara avessi la sensazione che le gambe non fossero magiche abbastanza, in realtà loro hanno fatto il loro dovere, tanto che nella tratta lunga ho persino fatto il miglior tempo davanti a Rigoni (ma a pari merito con Buselli...).
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