30 giugno 2012

Campionato trentino-veneto middle

Non mi legge più nessuno, quindi non vale la pena che stia qui a buttare troppo tempo. Ma dato che io da anziano mi leggerò, almeno qualche appunto...

La strada per raggiungere Campogrosso a causa di lavori stradali è più lunga del previsto, e arrivo in loco all'ultimo momento, agitato come un M16 ai suoi primi campionati italiani. Considerando che sono un M35 ai suoi svariati campionati provinciali, non è un buon segno. Mi devo anche far prestare un paio di calzini, che ho dimenticato, neanche quello un bel segnale. Me ne vado a corricchiare fra i mughi, è un bel posto, e funziona abbastanza. Quando arriva in partenza ho in mente solo il mantra di giornata "parti tranquillo".

Parto tranquillissimo, e dopo 2' sono già perso. Opinioni più autorevoli della mia dicono che ad essersi perso era il cocuzzolo dietro al quale doveva esserci la lanterna (il Bezzi dice che è un problema tipico delle carte omologate al 15.000 e poi portate al 10.000). Sta di fatto che al minuto 4 già penso di essere il peggior orientista dell'emisfero boreale. Al minuto sette e un po' trovo finalmente la lanterna, ma solo per caso, dato che i 3 tentativi di riattacco al punto sono andati a vuoto. Ciao titolo.

Ho perso talmente tanto tempo sulla prima che non mi pare valga neanche la pena di perderne dell'altro nel tentativo di recuperarne, e a parte un medio problema (1') sulla 2, che però ha fatto vittime più illustri di me, corro bene, per quanto con il morale sotto i tacchetti, fino alla 6, recuperando 15 posizioni. Cipriani è anche oggi su un altro pianeta (molto più vicino di quello su cui corre di solito Rigoni, ma comunque altro) ma agli altri rosicchio minuti su minuti. Compreso Eddy, che ha pescato il jolly sulla prima e alla 6 conduce ancora con 5'' sul Cip.

Alla 7 il basso morale ha la meglio sulla sopraffina tecnica che mi contraddistingue e mi convinco che sto andando alla 8. Dopo 200 metri le forme del terreno che ho davanti non c'entrano una sega con quelle che leggo in carta, ma chiudo un occhio. Dopo un altro po' compare davanti a me una strada con tanto di divieto di accesso ai veicoli, e la mia consolidata esperienza mi ha ormai insegnato che neanche il peggior cartografo della terra dimentica una strada carrozzabile in carta. Così mi fermo un attimo a capire in quale parte del mondo mi trovi. Realizzo che vengo dalla 6 e sto andando alla 7, e anche che non mi è andata neanche tanto male. Perderò dal migliore di tratta un minuto, ma considerando che non sapevo dove stavo andando, non è andata neanche male.

Per la 8 c'è soprattutto da correre, ma le gambe magiche oggi sembrano più che altro due affusolate bondole e lanciato su per la depressione prima della strada tutto quello che riesco a fare è raggiungere e superare due W60 che camminano. Nella ulteriore salita dopo la strada mi trascino un po' penosamente, ma ciononostante faccio il miglior tempo di tratta. Non un buon auspicio per il movimento orientistico italiano master.

Anche per la 9 c'è da correre, e le bondole su asfalto vanno anche peggio. Per fortuna nel frattempo almeno mi guardo la sequenza successiva, evitando così di prendere l'ala di farfalla finale nel senso sbagliato, cosa che al pescatore di jolly costerà il podio (e salverà me dalla quinta medaglia di legno consecutiva, che è quasi un peccato).

Nei praticelli finali mi applico diligentemente ed evito di buttare secondi preziosi dove un minimo di attenzione è sufficiente a uscirne indenni. Il Cip mi straccia su tutte, ma pazienza.

Nel depresso confronto post gara viene fuori che la 1 ha fatto strage, e io finisco al terzo posto di giornata e secondo fra i trentini. Rimango comunque depresso, ma almeno porto a casa 4 yogurt e una formella di boscatella. Un trionfo.


5 commenti:

  1. beh, io ti leggo sempre, invece!
    mz

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  2. anch'io ti leggo... non tutto, ma gli spunti che mi interessano come tracciatore
    come aneddoto ti racconto che mio figlio ha vinto il primo titolo iatliano quando ha dimenticato non le calze ma le suolette delle scarpe nuove (le più ipoteticamente adatte all'orienteering nel 1995 a trieste...) e con maglietta e calzoncini "sbrisi" (intraducibile: fate lavorare l'immaginazione)

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  3. Non buttarti giù Dario sei tra i miei ori-blogger preferiti.
    Concordo con te sul fatto che sbagliare la 1 è devastante ti manda in pappa il cervello....quante volte mi è capitato!!

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  4. La boscatella è roba che si mangia?

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  5. dai piattola piagnucolona... lo sai benissimo che i blog, e il tuo in particolare, li leggono tutti, FISO a parte...

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