15 dicembre 2014

I ori-cup Inverno: Torcegno

Per nulla sconfortato dai dati meno che deprimenti delle visite al mio blog (di cui una arrivata da google cercando "gergofasico", parola di cui ignoro del tutto il significato e che sono certo di non aver mai scritto su queste pagine...), ma conscio che quello dell'ori-blogger è uno sporco (e inutile) lavoro, ma qualcuno deve pur farlo, eccomi ad iniziare la saga invernale dell'ori-cup inverno, quel circuito di garette promozionali in cui un branco di irriducibili si scanna da novembre a marzo invece di limitarsi ad ammazzarsi di preparazione atletica invernale o di panettoni con il mascarpone.

Anche se il regolamento del circuito dice che "Poiché le gare hanno lo scopo di incentivare la partecipazione e l’attività sportiva dei giovani, verranno premiate le seguenti categorie: M12 - W12 – M14 - W14 – M18 - W18", tutti sanno che in realtà tutto l'ambaradan è un contorno alla sfida fra me e Fabietto Daves, che, dato che lui ha 20 anni quasi tondi meno di me, va in scena solo in inverno (mentre in estate lui le prende dagli elite e io dai 35, solo perché non voglio cedere ai 40).

Prima puntata di quest'anno a Torcegno, e quando ne scrivo sono già indietro di un giro, dato che si è già corso anche a Miola. Ma lì non c'eravamo né io né Fabietto, quindi la vittoria di Lorenzo Vivian su Eddy Sandri è del tutto priva di interesse.

La carta di Torcegno ha ospitato una delle ultime notturne di coppa Italia (pace all'anima loro) e qualche gara CSI, ed è carina. Se sapevo che c'era così tanto bosco e campagna così poco paese (in parte perché una parte del paese era "embargata" per il montaggio dell'albero di Natale...) mi portavo delle scarpe un po' più aggressive, e magari pure i calzettoni alti: ho finito che sembravo Mel Gibson in "The Passion". E, cosa molto peggiore, ho finito anche con 50'' di distacco da Fabietto, quindi 1-0 per lui. 

Secondi che in parte sono dovuti al fatto che, ormai ufficialmente, lui corre più veloce di me, in parte al mio errore alla 4, che, complice una vegetazione un po' diversa da quella indicata in carta, ma soprattutto una mia risalita senza mezzo occhio alla bussola dalla 3, mi ha visto pascolare nell'avallamento sbagliato. Il giro turistico intorno alla chiesa, il fatto di non sapere più dove ero fra la 9 e la 10 causa un parcheggio segnato come strada, e il giro intorno alla casetta della 15 con una curva di livello in omaggio per non aver letto la descrizione punto, hanno completato la frittata.

Del resto, partire in svantaggio rende più appassionante il duello, e aumenta l'audience. 
Prossimo appuntamento, 21 dicembre, Caldonazzo: stay tuned!



3 commenti:

  1. Non è che non vuoi cedere ai 40, è che hai paura di prenderle da me! E diciamole queste cose! E sveliamoli questi segreti di Pulcinella!!!

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  2. la seconda prova non era degna della sfida??? :P

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    1. la seconda prova era super degna (immagino, dato che non hai ancora pubblicato la carta con i percorsi), ma Fabietto aveva da preparare un esame e io ho fatto compiti con il figliuolo, ahimè

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