14 dicembre 2016

Niente 1° di Oricup!

Cari lettori e care lettrici,
vi avviso in anticipo del grave dolore che vi arrecherò: domenica non sarò al via della prima gara di oricup inverno, che si correrà sulla carta di Bosentino, sulla quale oltre tutto non ho mai corso. All'ora di partenza starò tornando dalla val di Susa, dove il sabato sera correrò, anzi, riproverò a correre, dopo l'assenza di neve dell'anno scorso, il Via Latteatrail, una allegra scampagnata in notturna, per l'appunto sulla neve.

Gli organizzatori ieri hanno scritto così: 

"Il meteo prevede cielo stellato, luna piena e temperature “rigide”:
a Sauze a 1500 m alle ore 18 son previsti 5°C sotto lo zero
a Sestriere a 2000 m allo ore 20 son previsti 14°C sotto lo zero
Fraiteve a 2700 m potrebbero esserci 18/19°C sotto lo zero.
Quindi non dimenticatevi il materiale obbligatorio, che è valido sia sulla corta che sulla lunga!"

cioè al confronto i campionati italiani middle ad Asiago del 2011sono stati molto più che afosi. 
Ieri sera sono andato a provare la mia attrezzatura da freddo, ma c'era inversione termica e a 1600 metri alle 20 c'erano 3 gradi sopra lo zero, quindi la prova è fallita. Vedremo.

Approfitto della pochezza di questa notizia per lanciare un appello alle/ai lettori/lettrici: qualcuno ha cosa è successo alle elezioni per il Presidente della FISO? Stando agli organi ufficiali sembra che tutto si sia giocato sul discorso finale, dove uno è stato strepitoso, e l'altro impiegatizio. Considerando che avevo capito che tutti i trentini erano per Gazzerro, mi sono molto stupido che abbia vinto lo sfidante (ma in continuità, boh). Magari alla fine è risultato determinante il personale sull'ora in pista di Zanetello...

Personalmente, credo che quella dell'orienteering alle olimpiadi sia una menata senza senso, per primo perché io tanto non ci potrei andare, per secondo perché il curling è sport olimpico, ma, almeno dalle mie parti, di ragazzini che per questo motivo ci si dedicano anima e cuore, se ne vedono pochissimi. Troverei molto più utile formare e pagare qualcuno di almeno mediamente giovane che possa andare nelle scuole con un bagaglio formativo adeguato, o anche al limite la reintroduzione delle qualifiche agli italiani middle e l'organizzazione di un campionato italiano long.

Ecco, voi che dite?

1 commento:

  1. La tua assenza dalla prima dell’OriCup ci lascia sconvolti e attoniti, nonché basìti. Ritengo che gli organizzatori in questo momento debbano seriamente pensare a un rinvio. Per quanto riguarda le tue considerazioni sull’evoluzione dell’Orienteering in ambito globale bisognerebbe fare un opportuno distinguo tra le persone che pensano alla nostra disciplina come un fantastico gioco, del quale abbiamo in pochi il privilegio di goderne i benefici, e una faccenda politico-agonistica-social-economica, con tutte le implicazioni del caso. Ognuno di noi è ovviamente libero di schierarsi. Per quanto concerne le faccende di casa nostra, dicesi Assemblea elettiva, l’avvenimento forse meritava qualche attenzione in più, visto che la direzione di rotta sembra da oggi mutare in modo deciso. Al 50% di nuovi Consiglieri si aggiunge infatti, prima volta nella storia della Fiso, una guida spiccatamente tecnica, quella di un ex atleta (a parere di molti ineguagliabile per volontà e tecnica orientistica) alle prese con la difficile arte della diplomazia. Ritengo però sia inopportuno azzardare paragoni con altre esperienze simili, in quanto se la storia dello sport è ricca di episodi positivi, è altrettanto vero che i fallimenti clamorosi non sono mancati. Non resta quindi che attendere fiduciosi e pensare che in questa fase non sia un salto nel buio provare altre strade, ammesso che sia effettivamente ciò che i tesserati chiedono. Troppe volte ormai frasi del tipo “i nostri atleti hanno fatto un’utile esperienza”, “dobbiamo dare più impulso alla formazione”, “dobbiamo renderci più visibili”, “dobbiamo migliorare dal punto di vista organizzativo” hanno riempito le colonne dei nostri articoli. A forza di sentirle per decenni ci siamo stufati di leggerle e di commentarle, alla stessa stregua dei problemi sociali che puntualmente si ripropongono e che sistematicamente vengono rimpallati a est e a ovest. Magari si potrebbe partire proprio dall’informazione per cambiare rotta, raccontando una buona volta le cose come stanno e a non cercare a tutti i costi di far apparire sempre bello ciò che non ci soddisfa per niente. Le bugie, come noto, hanno le gambe corte, e a forza di raccontarcele, rischiamo di perdere il senso della realtà e di valorizzare ciò che effettivamente merita di essere valorizzato. La Storia reclama rispetto, perché raccontarla con superficialità è segno di disprezzo verso chi la scrive con le proprie gesta o la segna con il proprio impegno. Con tutta onestà a esempio (e io sono uno di quelli che considera Tiziano Zanetello il migliore atleta-orientista della nostra storia) mi piacerebbe che al Sig.Illarietti, poco propenso a informarsi prima di scrivere, pervenisse una nota di rettifica per i dati riportati nell’articolo “Presidente Fiso: chi è Tiziano Zanetello”. Mi piacerebbe che se una gara “viene organizzata in modo superficiale” le cronache non ci raccontino che le salamelle erano buonissime e che gli organizzatori hanno fatto del loro meglio. Il parlarci addosso e le autocelebrazioni artefatte non ci migliorano, non ci miglioreranno mai, se è a questo che puntiamo. E a questo proposito infine mi piacerebbe che le giornate formative lo fossero per davvero.

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