Ho ripreso un po' dei contenuti del primo libro, ma li ho corretti, riorganizzati e snelliti. I capitoli più pallosi non li ritrovate, altri li trovate molto snelliti, senza quelle prolissità inutili, tipiche dei pivelli alle prime armi. Quasi tutti i materiali nuovi sono molto più belli di quelli vecchi. Vabbeh, è un giudizio di parte, ma fidatevi (anche perché i commenti di chi lo ha letto sono piuttosto lusinghieri, come potete vedere anche sulla pagina FB dedicata).
Certo, Sara e l'Orienteering rimane una vetta irraggiungibile della letteratura di tutti i tempi, ma anche leggere come sono arrivato in fondo a una 130 km con 10.000 metri di dislivello, non è male.
Se vi è venuto voglia di leggerlo, lo potete chiedere in qualsiasi libreria (perché le librerie vanno sostenute, se no poi scompaiono :-) oppure se proprio volete comperarlo on-line lo trovate sul sito di Ediciclo Editore, cliccando qui.
Naturalmente, è il regalo per tutti i vostri amici e le vostre amiche che corrono, o che vorreste che corressero, o che odiano correre e volete fargli un dispetto.
Di cosa parla?
"Dalle emozioni della Dolomites Sky Race a quelle degli allenamenti invernali in solitaria, passando per l’adrenalina di una gara di orienteering, i chilometri piatti di una mezza maratona e l’esperienza extra long di un’ultra trail. Un inno alla corsa in montagna. Montagne, sentieri, e cieli azzurri, ma anche pioggia, sudore e fatica sono i protagonisti di questo libro, che parla soprattutto dell’amore del suo autore per quel modo strano, e per molti inspiegabile, di andare in montagna, che è farlo di corsa. Centinaia di ore e di chilometri con il sorriso stampato sulla faccia, o con una smorfia di fatica che il sorriso lo ha spento del tutto, fra salite ansimanti e discese a rotta di collo, raccontate in presa diretta, senza prendersi troppo sul serio. Dalle sky-race ai trail, dalle sky-marathon agli ultra trail, passando per gli allenamenti in solitaria e persino per qualche corsa sull’odiato asfalto, il libro racconta le emozioni vissute lontano dal traffico e dai pensieri di tutti i giorni, con l’entusiasmo scanzonato di un adolescente ormai un po’ in là con gli anni. Confessioni di un runner d’alta quota racconta la pazza gioia di vivere a 150 battiti al minuto, in quei posti magici, dove ci si sente solo puntini colorati fra il grigio della roccia e l’azzurro del cielo".
Presentazioni, recensioni, interviste:
"Dalle emozioni della Dolomites Sky Race a quelle degli allenamenti invernali in solitaria, passando per l’adrenalina di una gara di orienteering, i chilometri piatti di una mezza maratona e l’esperienza extra long di un’ultra trail. Un inno alla corsa in montagna. Montagne, sentieri, e cieli azzurri, ma anche pioggia, sudore e fatica sono i protagonisti di questo libro, che parla soprattutto dell’amore del suo autore per quel modo strano, e per molti inspiegabile, di andare in montagna, che è farlo di corsa. Centinaia di ore e di chilometri con il sorriso stampato sulla faccia, o con una smorfia di fatica che il sorriso lo ha spento del tutto, fra salite ansimanti e discese a rotta di collo, raccontate in presa diretta, senza prendersi troppo sul serio. Dalle sky-race ai trail, dalle sky-marathon agli ultra trail, passando per gli allenamenti in solitaria e persino per qualche corsa sull’odiato asfalto, il libro racconta le emozioni vissute lontano dal traffico e dai pensieri di tutti i giorni, con l’entusiasmo scanzonato di un adolescente ormai un po’ in là con gli anni. Confessioni di un runner d’alta quota racconta la pazza gioia di vivere a 150 battiti al minuto, in quei posti magici, dove ci si sente solo puntini colorati fra il grigio della roccia e l’azzurro del cielo".
Presentazioni, recensioni, interviste:
- sulla pagina dedicata al running del sito Repubblica.it
- recensione di Leonardo Soresi su Spirito Trail, la Bibbia dei "trailer"
- presentazione e video intervista sul sito della Gazzetta dello Sport
- scheda libro su Mountainblog
- intervista su www.terzoristoro.com
- la presentazione al Trento Film Festival
- la pagina FB dedicata
In quante lingue è tradotto? Ho alcune decine di amici finlandesi che lo vorrebbero leggere, ma non sanno una parola d'italiano (a parte mafia, perlusconi - con la P - pitsa e ferrari - perchè c'è Kimi).
RispondiEliminase ognuno è disponibile a pagare una copia 100 euro, forse riusciamo a farlo tradurre in finlandese...
EliminaChiedo, non si sa mai. Ti procuro anche il traduttore.
EliminaPS Però, vuoi mettere un titolo come "Suuren Korkeuksen juoksijän tunnustukset" o, meglio, "tuntturin juoksijän päiväkirjat"
:-D
suona parecchio bene, a saperlo prima potevamo intitolare così anche la versione in italiano...
EliminaSono un perfido bimbo felice. E sai che non mi accontento di poco...
RispondiEliminammm, non so di cosa tu stia parlando. Escluderei tu possa riferirti ai doni di Gesù Bambino, dato che ad un perfido come te sicuramente non ha portato nulla
EliminaHo trovato il tuo libro in libreria durante le feste natalizie. Dovevo scegliere tra "Il metodo Galloway nel trail running", un libro su Bruno Brunod e il tuo. Ho preso il tuo perché mi pareva che potessi trovare alcuni punti in comune con la corsa che pratico io. Ed in effetti ho trovato alcune gare a cui abbiamo partecipato inconsapevolemente assieme. Di solito io arrivo qualche ora dopo. Dettagli. Il libro me lo sono bevuto in tre sere. E adesso ho un sacco di altre gare che mi piacerebbe fare perché le ho lette lì.
RispondiEliminaè l'inizio della fine... :-)
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