20 giugno 2017

Campionati Italiani Middle Vigolo Vattaro

C'è chi dice che quando "perdo" scrivo molto meglio di quando vinco. Beh, allora aspettatevi un pezzo da vittorioso, anche se non ho vinto per niente.

Dopo il trauma psicologico del titolo italiano sprint buttato nel cesso il giorno prima (e mai lo avevo buttato così tanto: quando c'era Rigoni lui mi batteva senza appello, a Subiaco mi ero perso alla prima lanterna, l'anno scorso Ruggiero era troppo forte: quest'anno ero primo a 4 lanterne dalla fine, stavo andando come un treno, e Mario era quasi in crisi mistica, porc# putt# tr# ecc. ecc. ecc.), dopo il trauma, dicevo, speravo di raddrizzare il fine settimana con una medaglia nella middle, cosa per altro tutt'altro che facile, visto che c'erano un sacco di competitors (nonostante molti master si fossero inopinatamente ritirati in M40, dove c'era più gente forte di quanta ce ne fosse qualche anno fa in M35).

Comunque, competitors o no, visto che le gambe si era scoperto che andavano, e che con la carta e il bosco un paio di settimane prima sembravo andarci d'accordo, ero partito per vincere (come al solito, peraltro), ma con la calma necessaria. Nel warm up avevo anche scoperto che il terreno era sì un po' infame, ma mi sembrava di capirlo abbastanza, che i valloni erano belli evidenti, e si potevano anche contare facilmente. Per l'occasione non ero neanche arrivato in ritardo in partenza, anche se poi mi ero ridotto a nascondermi (più o meno...) dietro un albero fra il -3 e il -2 per un bisognino improvviso.

La mia percezione della mia gara è stata piuttosto distorta per un po', poi, quando ho mandato a putt# anche la middle, è diventata impeccabile. Voglio dire, all'inizio mi sembrava di andare benissimo, ma non era mica tanto vero; alla fine mi sembrava di andare malissimo, ed era verissimo.

Già alla 1 mi sembrava di essere stato un fulmine, ma ho fatto solo il 10° tempo, 13'' più lento di Paolo Mario Grassi, che giura di non allenarsi mai. Come sia stato possibile, dato che ho fatto la strada più corta, non ho perso neanche un secondo in zona punto e ho corso abbastanza, non mi è chiaro, ma tant'è. Alla 2 di secondi ne ho presi addirittura 30, ed è vero che ero rimasto un po' alto, ma non mi sembrava di averci smenato così tanto. Un fulmine alla 3, e infatti +10'' e 7° tempo, e non male neanche alla 4: + 17'' e 6° tempo. Mah.

Tanto per non farla troppo lunga, non va molto meglio di così fino alla 10: non le faccio male, ma neanche benissimo. Però si vede che nel complesso funziona abbastanza, e che gli altri fanno un po' peggio, perché andando alla 11 sono terzo, a 1'9'' dal primo (Carlo Cristellon) e 50'' dal secondo (Davide Rusconi), nonostante i miei migliori due intertempi siano solo due terzi posti. Naturalmente non lo so, ma, come dicevo, mi sembra di andare bene, e quindi cosa c'è di meglio che sfoderare un 24esimo tempo, prendere 2 minuti e sprofondare all'8° posto? Era un punto del cavolo (1'8'' il tempo del più veloce...), bastava fare un azimut decente, e la zona era un po' piatta quindi anche se la mancavi di 20 metri poi la vedevi comunque. Io probabilmente l'ho mancata di 70-80 metri, e ciao.

Poi mi sono barcamenato alla 12, prima di mandare tutto definitivamente a remengo alla 13: sono arrivato quasi in zona punto, ho riconosciuto il verdino, poi invece di prendere bene la direzione mi sono buttato giù un po' a caso, e le migliaia di canalette hanno fatto il resto. Probabilmente sono anche arrivato vicinissimo alla lanterna, poi ne ho vista una parecchio più in basso, che sapevo non essere la mia, ma che pensavo mi avrebbe aiutato a rilocalizzarmi. E mi ha ben aiutato, ma a quel punto ero 8 curve sotto a dove dovevo essere, e mi sono un po' depresso. Abbastanza da vagare di nuovo senza meta per la 15, dove mi ha raggiunto Max Bianchi che partiva settimane dopo di me, e al cospetto del quale ho cercato di salvare almeno la dignità, non riuscendoci affatto (top dei top alla 18, alla quale sono passato accanto senza accorgermene mentre leggevo la carta, e lui che era un po' sopra mi ha visto passarle accanto, e ha pensato "ma allora dove è la nostra?", salvo scoprire che era proprio quella, e che io ero proprio un cretino, quando è sceso a controllare: o terra inghiottimi!).

Chiudo mestamente decimo, a 10' dal podio, che non è neanche male, dato che 10' li ho persi in 3 sole lanterne... Trionfa Carlo Cristellon, seguito dal fratello Stefano, e da un impronosticabile Davide Rusconi, che si prende il lusso di lasciarsi dietro GPM e il Perfido.

Forse l'acido lattico della 135 km è andato via così velocemente dalle gambe perché mi si è accumulato tutto nel cervello. Dovrei donare il mio corpo alla scienza.


7 commenti:

  1. Anche in radio vai adesso! Non ti bastava raccontarci le tue disavventure su un blog!

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    1. a breve partirà anche un telefilm in esclusiva su Netflix...

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    2. E chi interpreta il ruolo del Perfido, Lee Van Cliff?

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    3. Ieri il libro oggi la radio...tra un po' ce lo troviamo anche al grande fratello...
      L'unica cosa buona è che potremo vantarci di avere un amico famoso...

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    4. mi sa che se ti metti a cantare in doccia hai più ascoltatori di quella radio lì...

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  2. Tra l'altro notavo che da buon 45enne in declino ora per aumentare la tua discussa popolarità hai anche l'account FB...sei troppo social! #confessioni #vincesemprelui #iononmialleno #corroesonofelice #irrea

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