

non ho vinto una cippa, ma mi sono divertito parecchio.
Svolgimento
Nell'anno che sta per finire, nonostante io mi sia impegnato parecchio per rompermi la testa o prendermi almeno la polmonite, ho avuto il gran culo di non infortunarmi neanche una volta e di rimanere tutto l'anno sano come un pesce. Mi sono potuto concedere il lusso di dedicare un numero notevole di ore ad allenarmi, ho corso una trentina di gare di orienteering, 9 gare di trail, e qualche bel "lunghissimo" fra i miei monti.
Ori
Agonisticamente parlando, una mezza sega, soprattutto in bosco, dove peraltro si corre il vero orienteering. Un solo campionato italiano corso, i middle a passo Lavazè (pace all'anima di quel bosco, di cui resta al momento gran poco), dove ho raccolto un miserevole 9° posto, frutto di una gara decisamente al di sotto del limite della decenza. Michele Ausermiller mi ha mazzuolato in lungo e in largo per tutta la stagione (con l'unica eccezione dei campionati trentini long dove ha pensato bene di lasciare 3' alla seconda lanterna, e alla fine mi sono portato a casa la gara, e il titolo per 20'').
Rispetto ad altri anni, non posso neanche dire che "stavo per vincere, ma...". Quest'anno a vincere qualcosa non ci sono andato proprio neanche vicino, e non solo perché in M35 sono scesi alcuni marziani (che speriamo l'anno prossimo tornino al loro posto, cioè in elite 😉).
Peccato, perché nella stagione in bosco c'è stata anche qualche gara su delle belle cartine, come la III prova di Coppa Italia Long in Cansiglio, dove ho sfoggiato un errore da 24 minuti in un solo punto, la IV prova di Coppa Italia middle sul Renon, dove ho sbagliato dall'inizio alla fine, la V prova di Coppa Italia middle a Fuipiano, idem, la VI prova di Coppa Italia a Caltena idem bis.
Rispetto ad altri anni, non posso neanche dire che "stavo per vincere, ma...". Quest'anno a vincere qualcosa non ci sono andato proprio neanche vicino, e non solo perché in M35 sono scesi alcuni marziani (che speriamo l'anno prossimo tornino al loro posto, cioè in elite 😉).
Peccato, perché nella stagione in bosco c'è stata anche qualche gara su delle belle cartine, come la III prova di Coppa Italia Long in Cansiglio, dove ho sfoggiato un errore da 24 minuti in un solo punto, la IV prova di Coppa Italia middle sul Renon, dove ho sbagliato dall'inizio alla fine, la V prova di Coppa Italia middle a Fuipiano, idem, la VI prova di Coppa Italia a Caltena idem bis.


Trail

Seconda cosa non meno importante, i momenti in cui ho pensato che iscrivermi era stata la peggiore idea della mia vita e non avrei mai più messo un paio di scarpe da corsa ai piedi, sono stati proprio pochi. Credo voglia dire che ero davvero pronto per fare quello che volevo provare a fare.

Ciò detto, le gare che mi sono piaciute di più sono state senza dubbio il Trail di Corsica (di cui, colpevolmente, non ho mai scritto su queste pagine...) e l'Adamello Ultra Trail, che correvo per la seconda volta, ma che mi è piaciuto più della prima.
Pur rimanendo a distanze siderali dai primi, mi hanno dato parecchia soddisfazione l'8° posto all'Adamello, e il 9° al Trail del Cinghiale. Chissà se avrei saputo fare di meglio del 55° posto al Trail di Corsica e del 37° alla Südtirol Ultra Sky Race se non li avessi corsi a stomaco mezzo vuoto, ma non credo che ci riproverò per controllare.
Per l'anno nuovo, grandi progetti, ma questa è un'altra storia, che andrà raccontata un'altra volta.