Quando pochi giorni dopo il MOV leggo il post di Miki Baggio sulla gara di Conegliano, non resisto alla tentazione e concordato un passaggio volante mi iscrivo alla gara. "sta volta è l'ultima davvero, giuro giuro". Centro storico, picco della forma, Stefano Maddalena come avversario. Anche se le previsioni dicono che il tempo farà schifo, non posso mancare. Il viaggio è piacevole, le brioches nel bar della ridente Bigolin sono calde e saporite, Conegliano è carina, e il tempo fa meno schifo del previsto: le strade sono molto scivolose ma non piove.
Da un po' ho visto che leggere i blog di quelli veramente forti può essere utile a migliorare la tecnica, e in settimana mi capita di leggere il post di Østerbø su Venezia. Per ottenere buoni risultati bisogna concentrarsi solo su un paio di aspetti, ne scelgo due e mi ci applico con dedizione. Con risultati che, non credo di risultare troppo vanitoso nel dirlo, sono stati eccellenti.
Spunto 1:
"I did also one similar big mistake, and lost 2 minutes."
Spunto 1:
"I did also one similar big mistake, and lost 2 minutes."
Non lo prendo proprio alla lettera, perchè dimentico il "similar", e faccio un errore che mai avevo fatto in vita (alla 12 facendo attenzione ai palazzoni davanti non mi accorgo che sto attraversando la strada ed arrivo quindi su quella dopo, vagando per un po' prima di capire cosa ho fatto), però i 2 minuti credo di perderli proprio tutti.
Spunto 2:
"I missed one punching, and I was disqualified."
E questo l'ho davvero fatto da dio. Tratta lunga, profonda meditazione sulla scelta migliore tra quella alta, un po' più corta ma con 60 metri di dislivello, e quella bassa lunga ma filante. Sfreccio davanti alla piazza del traguardo e proseguo per la via principale, sbuco all'incrocio con il ponte e mi dimentico completamente che stavo andando alla 10, puntando diritto alla 11.
Da Østerbø a questo punto non ho più nulla da imparare.
Da Maddalena invece sì, perchè a parte i 10'' che mi dà alla prima per la mia partenza un po' casual, e qualche secondo su altre lanterne, me ne rifila 23 sulla 16 andando dal ponte a nord del punto invece che da quello a sud come veniva spontaneo fare, e 10 sulla 18, dove però sono io che vado a complicarmi la vita andando a pescare le scalette invece del comodo porticato di accesso al cortile.
Peccato, mi sarebbe piaciuto finire la stagione di nuovo sul podio con lui (come agli italiani sprint), con la terza vittoria di fila fra gli italiani in centro storico, e con altri 75 punti in lista base per superare i 70. Se non avessi saltato la 10 probabilmente ci sarei riuscito anche con la cavolata alla 12.
Ma se mia nonna avere 2 palle essere mio nonno. Come pare dicesse la nonna di Gullit.
Spunto 2:
"I missed one punching, and I was disqualified."
E questo l'ho davvero fatto da dio. Tratta lunga, profonda meditazione sulla scelta migliore tra quella alta, un po' più corta ma con 60 metri di dislivello, e quella bassa lunga ma filante. Sfreccio davanti alla piazza del traguardo e proseguo per la via principale, sbuco all'incrocio con il ponte e mi dimentico completamente che stavo andando alla 10, puntando diritto alla 11.
Da Østerbø a questo punto non ho più nulla da imparare.
Da Maddalena invece sì, perchè a parte i 10'' che mi dà alla prima per la mia partenza un po' casual, e qualche secondo su altre lanterne, me ne rifila 23 sulla 16 andando dal ponte a nord del punto invece che da quello a sud come veniva spontaneo fare, e 10 sulla 18, dove però sono io che vado a complicarmi la vita andando a pescare le scalette invece del comodo porticato di accesso al cortile.
Peccato, mi sarebbe piaciuto finire la stagione di nuovo sul podio con lui (come agli italiani sprint), con la terza vittoria di fila fra gli italiani in centro storico, e con altri 75 punti in lista base per superare i 70. Se non avessi saltato la 10 probabilmente ci sarei riuscito anche con la cavolata alla 12.
Ma se mia nonna avere 2 palle essere mio nonno. Come pare dicesse la nonna di Gullit.
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