Pur consapevole del fatto che centinaia e centinaia di sportivi non riescono a dormire da giorni in attesa della fine della trilogia su Roma (e fra questi Galletti, Stegal, lo Speaker, Stefano, e tanti altri), cincischio dedicando il post di questa settimana ad una gara più recente e molto meno prestigiosa. Almeno sulla carta.
Si trattava infatti di una prova dell'Oricup Inverno, la serie di gare promozionali organizzate dalle società orientistiche della Valsugana, per non far intorpidire troppo gli atleti trentini durante il lungo inverno nordico, dotata persinanche di un blog dedicato.
Ora, sì dà il caso che sabato scorso la gara fosse organizzata a Borgo Valsugana e che nello stesso posto ci fosse il raduno delle nazionali Junior e Senior, che, girava voce, avrebbero preso parte alla gara. Una gara promozionale si trasformava quindi nella gara della vita: obiettivo, battere Schgaguler e Tenani per convincere il coach a convocarmi per i mondiali dell'anno prossimo.
Certo, ad averlo saputo prima che mi giocavo i mondiali, magari il mercoledì prima non andavo a correre in Costalta partendo da casa, per un totale di 43 km e 2000 e rotti metri di dislivello. Ma per un atleta allenato come me, cosa saranno mai 63 km sforzo?
Nulla, in effetti. Ma Tenani e Schgaguler mi hanno battuto lo stesso. E anche Seppi, Corona, Caraglio, Tommaso Scalet, Giacomo Zagonel, e Riccardo Scalet (che la mattina avevano anche fatto un test sui 10.000, ma in scioltezza, dicono). E anche Fabio Daves. E anche Matteo Sandri.

Insomma, niente mondiali. Sarà per l'anno prossimo.
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