30 aprile 2020

Ri(n)corsa

Ebbene, l'ho fatto. Come ogni bravo invasato che si rispetti ho approfittato del primo momento autorizzato per tornare a correre in montagna e nel bosco e ieri alle ore 6.35 ero già fuori di casa. Ne avevo bisogno? No, ne avevo solo voglia.

Dato che, fra tutte le leggi scientifiche, quella di gran lunga più infallibile è quella di Murphy, su 4 ore di uscita ha piovuto per almeno due, ma almeno non faceva freddo, e comunque il bosco sotto la pioggia fa sempre la sua figura (un po' meno la cima del Doss De la Cros, obiettivo della mia uscita, da cui normalmente si gode di una bellissima vista sul Brenta e varie altre montagne, e da cui ieri mattina non si godeva di un tubo, se non del piacere di essere là in cima in mezzo alle nebbie).
Confesso anche di non essermi commosso fino alle lacrime per la prima uscita dopo un paio di mesi, cosa che credo dipenda dal fatto che due mesi sono pur sempre due mesi, che non sono stato immobilizzato in un letto di ospedale ma solo "chiuso" in una casa con giardino, che nel suddetto giardino c'erano erba che cresceva alberi che mettevano le foglie e fiori che fiorivano e quindi che è arrivata la primavera lo sapevo già, e che ho comunque sempre potuto correre.

Ho anche potuto verificare che gli intensi, o quantomeno costanti, allenamenti chez mois hanno dato i loro frutti (ma confesso che per i fartleck mi sono spinto anche 100 metri a destra e 150 metri a sinistra del cancello di entrata del nostro cortile) e le gambe hanno risposto a 4 ore con 26 km e 1600 metri di dislivello praticamente come avrebbero fatto due mesi fa.

È stata sicuramente una ri-corsa, quanto alla ri-n-corsa, chissà, dato che al momento non è ancora chiaro se esiste qualcosa o qualcuno da rincorrere a breve-medio periodo. Delle gare di trail oltre giugno nulla si sa, del Tor de Geants tanto meno, e di gare di orienteering neanche. Sarebbe bello fossero vere le voci secondo le quali qualcuno sta cercando di organizzare, non si sa come e non si sa dove, una gara il 2 giugno.

A proposito di ricorrenze civili, bei tempi quelli in cui il 1 maggio potevo perdermi regolarmente e ignominiosamente in qualche paradisiaco bosco dell'Alto Adige, come nel 2011, o nel 2013, o nel 2014, o nel 2015, o nel 2017 con qualche giorno di ritardo.

Segue immagine a beneficio di un anonimo e anziano lettore, che troverà comunque modo per lamentarsi...





1 commento:

  1. Sarai contento adesso che non ci si può muovere dalla propria regione! A proposito, voi della PAT potete andare a correre nella PAB detta anche ST, o a Salorno, al Palade, Anterivo ... ci sono gli schutzen che sparano a vista?

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