1) Lanterna 1, prima Coppa Italia a Monte Prat - errore di parallelo, o almeno credo che si chiami così. Insomma, ci sono due collinette simili (o che lo sembrano quando sei in gara) e io mi butto sulla seconda pensando di essere sulla prima, o meglio, neanche accorgendomi che ce n'erano due. Ci sarebbero parecchi altri elementi che mi potevano far capire velocemente che non ero dove pensavo, ma è la prima gara seria dell'anno, e io sono di nuovo a livello esordiente. Dovevo salire 2 curve, ne salgo 7, bastava tornar fuori, non lo faccio, bastava ragionare un secondo a mente fredda, bastava essere un orientista. Ma io in quel momento non lo ero. Così mi prende Bellotto, che partiva 3' dopo di me, e punzona prima di me. E da lì la gara è uno psicodramma da cui non verrò più fuori. Con contraccolpi per il morale almeno fino a maggio inoltrato.
2) lanterna 9, seconda Coppa Italia a Rovegno - segui John. Che in questo caso non si chiama John ma Eddy, e non siamo in uno di quegli allenamenti in cui ognuno dei due ha solo metà punti, ma siamo in gara. E fin lì sono andato proprio bene, sono terzo e ci sono fior di concorrenti. Ma uscendo dalla 8 raggiungo Eddy, e nei minuti successivi con 3/4 di cervello sono impegnato a capire cosa fa lui. E il quarto rimanente non è sufficiente a uscire indenne dalla zona più ostica della cartina, tecnica, sì, ma niente di impossibile. Basterebbe seguire il rigagnolo giusto invece dell'altro, o almeno accorgersi in fretta che si è seguito quello sbagliato, o almeno accorgersene al secondo giro, o almeno. Ventesimo (e ultimo) tempo di tratta, 2' (2 minuti!) peggio del 19°, 9'30'' più del primo. E l'autostima orientistica che torna ai livelli della seconda gara in MC.
3) lanterna 5, Campionato Trentino Sprint a Varena - mettersi a 90°. Sono il campione trentino M35 in carica, e arrivo a Varena da favorito. Me lo dico solo io, ma è vero. Alla 4 sono già in testa. E alla 5 non più. Dovevo correre come un indemoniato su un sentiero che andava verso est, ho corso come un indemoniato su un sentiero che andava verso sud. Me ne sono accorto solo quando era troppissimo tardi. Cosa potevo fare per evitare l'errore? Beh, ad esempio guardare la bussola mentre uscivo dalla 4, o guardare bene la carta mentre uscivo dalla 4, o quardare la bussola mentre correvo sul sentiero, o guardare bene la carta mentre correvo sul sentiero. Insomma, robe da orientisti, M14 diciamo.
4) lanterna 6, Quarta Coppa Italia, Lago di Carezza - ravaning. Non è che faccio proprio un errore, e non è che la mia gara sarebbe finita molto diversamente senza, ma è una delle lanterne a cui in tutta la stagione giro intorno per più tempo, e una delle poche che alla fine trovo solo perchè l'ha trovata qualcun altro. C'è chi dice che era posata sbagliata, chi che era solo posata bastarda, io l'ho attaccata da 20 parti diverse e non l'ho trovata comunque. Peccato, perchè il resto della gara, mi era venuta benino, e in un terreno così duro e tecnico mi ero tirato su alcune delle costole che dopo le prime due di coppa Italia erano rimaste un po' bassine. Che bel posto, però!
5) lanterna 20, Finale Campionato Italiano Middle, Cinte Tesino - non fino alla fine. Ho fatto una gara assolutamente al di sopra delle mie capacità, testa e gambe hanno cantato insieme come mai prima e dopo, arrivo al pratone a 100 metri dalla 20 lanciato come una palla da bowling in discesa. Davanti a me c'è Stefano Cristellon che corre in altra categoria, e lo passo come fosse fermo. Prima della partenza avevo guardato dove stava la 100, ma in quel momento ho un micro vuoto e me la ricordo sull'angolo del boschetto sbagliato. Allargo la traiettoria di una decina di metri prima di rimettermi in carreggiata. Perderò si e no 2''. Ma in questo modo darò al Rivale la possibilità di salire con me sul terzo gradino del podio. Scazzante.
6) lanterna 3, Campionato Italiano Sprint, Madonna di Campiglio - segui John. È vero che sta volta John non era Eddy Sandri ma Marco Seppi, ma faceva un'altra categoria, cazzarola! Erano 6 mesi che pensavo a questa gara, con legittime ambizioni di podio. Quando Seppi esce dalla 2 che aveva uguale alla mia, la tentazione di seguirlo è irresistibile, e capisco troppo tardi che la 3 la abbiamo invece diversa. Ci lascio quel mezzo minuto che mi relega a medaglia di legno. Era così facile... probabilmente dalla 2 la mia 3 si vedeva pure, bastava uscire giusti, bastava un'occhiata alla bussola, bastava non guardare Seppi, bastava essere forti.
7) lanterna 1, Campionato Veneto e Trentino middle, Campogrosso - mal comune mezzo gaudio, quasi. Alla fine vien fuori che ci hanno ravanato tutti minuti e minuti, e che probabilmente era posata addiritura fuori dal cerchio. Quindi non posso neanche parlare di errore, ma è sicuramente una delle lanterne che durante l'inverno il mio analista dovrà riuscire a grattarmi via dal subconscio, perchè non trovare la prima lanterna di una gara in cui parti per vincere, è frustrante da morire. E poi, dottore, ha vinto Cipriani, sì, lui il Rivale, mi ha battuto un'altra volta, lui è il campione trentino middle, e io no. Confliti con il padre? No, dottore, lui non c'entra sta volta, davvero, è stato il posatore, è tutta colpa sua. No, dottore, mio padre non fa il posatore. Lui nei boschi va a tirar su funghi, non a mettere giù lanterne.
8) lanterne 14 e 15, Coppa del Trentino, Monte Penegal - e penso a te. Non è una gara particolarmente importante, ma di arrivare proprio ultimo non mi era mai capitato neanche nel mio anno in élite, quindi è a suo modo una pietra miliare della mia carriera. E il fatto che siamo solo in 5 non excusat. Gli errori sarebbero a ben guardare 2, sulla 14 e la 15, per un totale di un quarto d'ora circa, ma in realtà l'errore primigenio lo faccio in uscita dalla 13, quando mi metto a pensare a cosa farebbe il Rivale e smetto di pensare a cosa devo fare io. Il resto viene di conseguenza, un attacco dissennato senza direzione nè punto d'attacco e un tour prolungato attorno al punto quando bastava scendere di una curva dal prato da cui avevo iniziato ad approcciarlo.
9) lanterna 6, Campionato Italiano Long, Foresta Umbra - boh. Amo pensare che se non avessi perso quasi 10', il mio campionato italiano long sarebbe finito in modo diverso. È tutto da dimostrare, dato che anche nelle lanterne dopo ho fatto cose orribili, ma tant'è. Già alla 5 mi ero preparato il terreno andando lunghissimo e tornando poi indietro, ma alla 6 ho vagato per minuti. Quello che non capisco è il perchè, dato che sapevo fondamentalmente dove ero, ma non andavo nella direzione in cui avrei dovuto andare, ostinandomi a tentare di seguire le forme del terreno, quando un azimut di neanche 100 metri sarebbe stata la soluzione di tutti i miei problemi. Gli anni scorsi almeno a metà gara degli italiani long ero sul podio, quest'anno neanche quello.
10) lanterna 1, Campionato Trentino e Veneto Long, Val Canali - curve di livello. Se dopo un minuto di gara, a tre quarti abbondanti di stagione e cioè teoricamente al top della tua forma tecnica possibile, dovresti buttarti a ovest in curva e invece vai a nord salendone 7, non è che ci sia un gran che da fare, se non trovare uno sport più adatto alle tue caratteristiche psico fisiche. Ci ho perso due minuti, mi sono fatto prendere da Dalla Santa, e ho perso l'ultima occasione per portarmi a casa un titolo stagionale di qualche tipo, che non sia quello di Pirla. Se poi scopri che D.S. alla 1 ci è arrivato per un comodissimo sentiero sottostante con il quale gli è servito a mala pena dare un'occhiata alla cartina...
11) lanterna 7, Trofeo delle Regioni, Val Badia - scelta del cavolo. Quella nella bellissima Val Badia è stata forse la mia migliore gara del 2012, certo, su una cartina adatta a me, ma poi bisogna correrle le gare. E io l'ho corsa proprio bene, a parte la 7. Dalla 6 sono arrivato impreparato al sentiero perchè mi aspetaco che continuasse a salire e invece scendeva, e a quel punto ho scelto di rimanere a ovest del verde 3 e attraversarlo poi, invece di rimanerne a est e costeggiarlo comodamente. Poi dalla paludina sono anche salito invece di scendere, ma avessi fatto la scelta giusta, sarebbe stato poi ipossibile sbagliare e prendere 1'01'' da GPM in quella tratta e arrivare secondo dietro a GPM per 1'01''.
12) lanterna 3, Finale Coppa Italia, Cesuna - parallelo? Va bene, non ho ancora imparato bene cosa sia l'errore di parallelo, comunque, anche qui pensavo di essere ad un bivio, ed ero ad un altro. Anzi, per la precisione non ero a nessun bivio, ero solo ad un restringimento del prato da cui partiva un sentiero, e io pensavo di essere al bivio 3 curve più su. Di conseguenza tutto quello che doveva stare a sinistra del sentiero stava invece a destra, e non tornava più niente. Anzi, tornava Eddy, che come ad inizio anno mi gettava nello sconforto con la sua sola apparizione. Poi durante la gara di errori ne ho fatti parecchi altri, ma questo è stato probabilmente la Madre. Quest'anno ho fatto proprio un cesso di Coppa Italia.
13) lanterna 11, Arge Alp, Canton Ticino - distrazione. Anche in questo caso si è trattato solo del primo di una serie, ma è quello che ha permesso a GPM di raggiungermi, e far gara su di lui poi è stato bello e stimolante, ma da solo avrei fatto meglio. Succede che uscendo dal punto mi impantano nel fango e penso ad altro, quel tanto che basta per non farmi rendere conto che non posso essere già arrivato al sentierone, e posso essere sul sentierino. E così di nuovo mi metto a cercare a destra qualcosa che sta a sinistra, e ora che capisco cosa è successo passano i minuti e arrivano i GPM. Peccato, mi ero tanto divertito.
14) lanterna 2, Trofeo Wladimir Pacl, Dimaro - Distrazione. Fra gli ErrORI 2012 non posso non citare anche questo, perchè 8' di errore in una sprint in quasi centro storico sono un piccolo record. Ho sempre pensato che passare dal paese al bosco sia complicato, ma da qui a perdere completamente il senso della distanza e iniziare a cercare un punto varissime centinaia di metri prima di dove sta, ce ne vuole. Con l'aggravante che nella zona dove vagavo c'era anche una mia lanterna successiva, quindi sarebbe bastato prendersi la briga di leggere il codice e controllare bene sulla descrizione punti. È tuttora sorprendente anche per me quali puttanate riesco a fare anche al termine di una stagione in cui ho anche corso gare molto belle. Ma non è una cosa di cui vado particolarmente orgoglioso.
Quando ho iniziato, pensavo come tradizione di metterli in ordine di "gravità", poi li ho messi in ordine cronologico, e adesso non ho più voglia di rimescolarli. Quello di cui mi vergogno di più è sicuramente quello a Dimaro, quello che mi brucia di più è probabilmente quello agli italiani middle, anche se quello agli italiani sprint mi è sicuramente costato di più. Nonostante presentino una notevole varietà, sono certo che l'anno prossimo riuscirò a fare anche di meglio.
L'errore dell'Arge Alp lo stavo facendo anche io, fortuna che ho visto la lanterna a sinistra per caso e mi sono accorto di non essere sulla strada ma sulla traccia (che comunque era grande uguale). Se guardi i percorsi disegnati di quella gara in tantissimi hanno sbagliato in quel punto! http://www.asti-ticino.ch/co/routeGadget/cgi-bin/reitti.cgi?act=map&id=81&kieli=
RispondiEliminaMike Trent-O secondo me la x del campionato italiano sprint era posizionata male in carta ci scommetterei qualcosa. La panchina in questione era quasi sulla linea di massima pendenza e non come disegnata in carta.
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