Sulla gara di Venezia 2012 se ne sono sentite e soprattutto lette parecchie. Per chi se le fosse perse, le principali sono nei commenti al post di Rudi, nell'articolo e nei commenti di Orizen, e in quello di OriCiobin. Inscalfibile invece as usual il sito FISO, che dopo le mille polemiche, riesce a produrre un video in cui si vedono gli orientisti che corrono felici nell'acqua alta, e ad affermare splendido che la gara di Venezia è stata una grande e positiva vetrina per il nostro sport. Non contenta, la FISO bissa con lo speciale su RAI 3: va bene che ci avevano speso dietro qualche soldino, ma forse era il caso di soprassedere.
Lasciato passare qualche giorno, ordino qui anch'io i miei pensieri in proposito. Abbiamo mancato di rispetto a Venezia? Sì, con il senno di poi probabilmente sì, ma non ritengo che la responsabilità sia nostra. Mi spiego.
Se io organizzo un evento, il mio unico obiettivo è fare in modo che quell'evento abbia luogo in modo più simile possibile a quello che si aspettano quelli che si sono iscritti. Se organizzo una gara, il mio unico scopo è che quella gara si faccia, senza che i partecipanti siano messi in pericolo (che, nel caso dell'orienteering, vuol dire "più in pericolo del solito"...). Tutte le mie energie saranno rivolte a questo, quindi, se fuori dalla mia "scatola" (la gara) succede qualcosa di straordinario, che rende opportuno il suo non svolgimento, me lo deve dire qualcun altro.
Nel "famoso articolo" in cui si parla della ragazza malmenata (e si favoleggia di un atleta che all'altezza dell'Arsenale è finito in canale...) c'è scritto che siccome ha ricevuto tante telefonate dai cittadini inferociti, il direttore generale del Comune Marco Agostini ha mandato i vigili al palazzetto dello sport, per fare interrompere la prova. È poi riportato un virgolettato (per quanto possano valere al giorno d'oggi i virgolettati dei giornali) dal quale tale direttore avrebbe detto "In questa situazione la gara non poteva avere alcuna autorizzazione dal Comune". Il che, se è vero che a Venezia c'erano 149 cm di acqua alta, sesta maggiore marea dal 1872, è sacrosanto. Ma doveva essere il Comune a dirlo! Alle ore 8 il signor Agostini doveva telefonare al signor Mazzeni e dirgli "caro signor Mazzeni, siccome la marea non sarà di 120 cm come le previsioni avevano detto, ma di 149, e siccome questa marea mette in ginocchio la mia città, mi dispiace molto per la vostra manifestazione, ma non si può fare." Invece a quanto pare così non è stato, e, da fuori, l'impressione è che il Comune abbia scaricato la responsabilità dell'accaduto sugli organizzatori, dopo avergli dato l'autorizzazione per fare la gara. Oppure in Comune nessuno si ricordava che quel giorno avrebbe dovuto svolgersi una manifestazione con 4000 iscritti?
A mio parere gli organizzatori dovevano garantire solo "la sicurezza" dei partecipanti, e le condizioni di gara non erano più pericolose di quanto lo sarebbero state senza acqua alta. Non si scivolava per nulla, e se fosse vero che qualcuno è finito in un canale, se lo merita, perchè il canale continuava ad essere là dove la mappa lo indica, quindi quel qualcuno stava andando ad una velocità era eccessiva rispetto alla sua tecnica, e allora gli è andata bene, perchè se invece di essere a Venezia era in un bosco, finiva in un burrone. Quindi loro hanno fatto quello che dovevano fare, e l'hanno fatto bene, dato che sono riusciti a far partire in poco tempo la maggior parte degli iscritti.
Tutto ciò premesso, credo che effettivamente abbiamo mancato di rispetto a Venezia e ai Veneziani, perchè se, come pare, l'acqua era molto più alta del solito, non ci siamo mossi in una situazione spiacevole ma usuale, ma in una straordinaria, per cui è comprensibile che la gente fosse più "sensibile" del solito. Se ogni mese da vent'anni ti si riempie il negozio d'acqua, ci avrai fatto il callo e ti sarai attrezzato. Se questa volta ti si è riempito molto più del solito e ti ha fatto dei danni che non potevi prevedere, sarai piuttosto suscettibile e se dopo che hai passato la mattina a svuotarlo a secchi passa uno che corre in pigiama nell'acqua e ti fa entrare anche solo due gocce, ti gireranno molto gli zebedei (cosa che però non ti autorizzerà a prenderlo a randellate). Certo i più sensibili ed attenti di noi se ne saranno resi conto e avranno evitato di partire, ma non mi sento di biasimare noi che invece eravamo lì per fare la gara e abbiamo pensato che se ci facevano partire potevamo partire (ma non spintonare e innaffiare i passanti).
Resta a questo punto la domanda fondamentale: che fare del MOV? Perchè probabilmente è vero che questa è solo la goccia che forse farà traboccare il vaso, perchè è da un po' che Venezia e il MOV non vanno più molto d'accordo. E non potrebbe essere così, dato che da quando è nato la situazione è cambiata parecchio. Il primo dato che ho trovato ravanando in internet dice che negli ultimi trent'anni sono più che raddoppiati sia gli arrivi sia le presenze in hotel a Venezia, con un aumento molto più accentuato dal 2003 in poi. E immagino che i dati degli "escursionisti", cioè di quelli che non dormono lì, mostrino un aumento ancora più accentuato negli ultimi anni. È quindi evidente che i problemi di convivenza, se non si trova una soluzione, non potranno che aumentare. Quindi che fare?
Le soluzioni non sono in realtà molte. Per mantenerla nella forma che ha attualmente, bisognerebbe trovare una stagione in cui Venezia sia deserta, ma i dati dicono che meno che a novembre ce n'è solo a dicembre e gennaio, e neanche tanti di meno. L'unica possibilità sembra quindi essere quella invocata da Walter Peraro e Stefano Zonato, che la vorrebbero di notte, ma notte notte, alle 24 o giù di lì (tralascio qui la versione serale che già si corre, spero anche nel 2013, a fine gennaio, che è bellissima ma i cui numeri non sono paragonabili con quelli di un MOV, e che non mi pare potrebbe sopportare quei numeri senza diventare altro). L'idea è suggestiva, e sicuramente risolverebbe la gran parte dei problemi di convivenza con veneziani e turisti, ma non rischierebbe di far sparire definitivamente gli italiani dal MOV? Perchè se per uno svedese che viene in Italia 3 giorni, gareggiare nella notte
fra sabato e domenica può essere quasi meglio, per un italiano potrebbe essere più complicato. Provo a ragionarci a partire da fenotipi orientistici noti.
Se sono un quarantenne single alla Madella, è una figata. Arrivo in treno il sabato sera, concerto in locale malfamato di Marghera, trasferimento in treno a Venezia, gara dalle 24 alle 4, pisolino in palestra, colazione all'alba, due passi per Venezia e poi a casa a dormire 18 ore per riprendermi. E diciamo che "il fenotipo Madella" può andare bene per M o W single o coppie dai 18 ai 50.
Se sono un sessantenne single alla Marco Ongaro (che non è proprio sessantenne e neanche proprio single, ma è simpatico), sostituito il concerto in locale malfamato con cena in ristorante a Venezia, l'unico problema rimane come sopravvivere fra le 4 e le 8 senza un pied-a-terre. Problema che si fa via via più serio salendo con l'età, o almeno così mi pare. Idem per le W.
Se sono un portatore/portatrice di famiglia come me, è un casino. O lascio tutti a casa e faccio il o la Madella, oppure sto a casa, perchè per degli under 18 direi che una nottata del genere è improponibile.
Se sono una scuola, non se ne parla.
In pratica, mi pare che dei 4000 dell'anno scorso ne rimarrebbero più o meno la metà, e allora a sto punto non è meno complicato eliminare le categorie sotto i 18, mettere un numero chiuso di 2000 partenti e tenerla di giorno, magari anticipando la prima partenza alle 8?
Boh, per fortuna non sta a ma decidere. Io spero solo molto caldamente di non aver corso (maluccio) l'ultimo MOV.
Marco, ma tipo gli Skatalites al Rivolta (ma Dario lo sapevi del locale a Marghera o hai tirato?) non ci verresti con me a vederli prima della gara? :-)
RispondiEliminacomunque buonissima idea...
(unico problema dovrei chiedere partenza tardi, 'sti concerti fricchettoni iniziano sempre dopo mezzanotte)
Condivido quasi tutto, ma se c'è l'acqua alta la gara non si deve fare, per rispetto di chi abita, di chi lavora, di chi passeggia con la morosa. Questo sia alle 8 di mattina, sia all'una di notte. Assegnare la responsabilità di quanto accaduto domenica 11 serve a poco, adesso. Comunque io farei 33, 33, 33 come diceva Leonardo Da Vinci in "Non ci resta che piangere". 33 al Comune, 33 al MOV e 33 alla Fiso. 1% anche ai concorrenti che sono partiti nonostante le condizioni del terreno di gara.
RispondiEliminaPenso che da oggi Marco Ongaro ti saluterà con maggiore distacco dal solito :-D
Ma perchè non dedicare un giorno allo sport ed educare un po' tutti a fare del movimento turisti compresi. Grande pubblicità che anticipi l'evento, cartelli multilingue che avvertono della manifestazione i turisti e un po' di buonsenso.
RispondiEliminaPenso che un giorno all'anno (2 se pensi alla maratona di Venezia che però passa molto in periferia)di disturbo non sia la fine del mondo, lo sopportano tutte le grandi città del mondo ( Milano docet) ed è forse questione di cultura e di abitudine. E mi sembra veramente assurdo che un turista venga a Venezia sotto il diluvio, bora a 100 km e con un metro e mezzo di acqua alta e si lamenti perchè si è bagnato. Forse se si è così delicati era più intelligente stare a casa???? E penso che l'indotto del Mov, tutt'altro che disprezzabile, giustifichi un filo di disagio e questo possa essere compreso anche dall'amministrazione comunale.
Mike trent-O
Mike trent-O, ma ti rendi conto di cosa stai dicendo?
RispondiEliminaLuca D.
Rem sa che i ritmi in levare mi annoiano abbastanza e mi vuol provocare, ma al concerto ci andrei anche solo per vederlo occhieggiare intorno con la solita aria sorniona, collo rotante a 360°. Dario dovrebbe sapere che nei miei - a questo punto - quasi 60 anni non ho mai pranzato o cenato in ristorante a Venezia. Persino se una nota dama, teorica dell'orienteering filo gastronomico, mi indicasse uno dei suoi locali certificati lo sfuggirei senza esitazioni. Ma ti saluterò con il solito calore e continuerò a farlo anche in gara, per distrarti. E a Venezia non ero nemmeno iscritto in quanto sfuggo, se possibile, le gare su fondo artificiale, anche se in questo caso l'acqua lo nascondeva......
RispondiEliminaNon mi sembra di dire niente di trascendentale. Ogni anno proprio in concomitanza con la gara di Venezia si ferma una delle città più grandi al mondo
RispondiEliminaNew York per disputare una gara di corsa. E' per tutti una festa con concerti che attendono ed allietano gli atleti in gara.
In Italia è sempre così!!! Un mesetto fa a Trento si è disputata una mezza maratona, per altro organizzata benissimo, è successo il finimondo perchè qualche automobilista doveva fare qualche km in più o attendere il passaggio degli atleti. Hanno persino paventato il pericolo per la salute pubblica perchè le ambulanze non potevano raggiungere l'ospedale. Probabilmente quanche corridore era veramente "fermo" e non era in grado di spostarsi.
Roba da matti. Io non so quello che dico, ma molti non sanno quello che fanno e sottolineo che se dilivua e tira vento è piuttosto probabile che alla fine ti bagni.
Mike, te l'ha detto nessuno che quest'anno la maratona di New York NON si è svolta per problemi atmosferici (zone allagate)? E poi come fai a dire che vuoi educare i turisti a fare sport? Non ti viene il dubbio che magari loro lo sport lo fanno anche più di te ma in luoghi più adatti, non certo mentre sono in vacanza e non certo quando diluvia e c'è l'acqua alta? O quando tu vai in spiaggia c'è gente che ti tira la sabbia addosso? Ti invito ad avere più rispetto per gli altri, anche per quelli "delicati" come li chiami tu. Il mondo non è solo di chi vuol fare sport a tutti i costi.
RispondiEliminaLuca D.
Escludo categoricamente il pezzo "...Non ti viene il dubbio che magari lo sport lo fanno anche più di te...".
RispondiEliminaMai conosciuta fino ad ora una persona che faccia più sport di Candotti. In tutti i sensi.
Quello che mi meraviglia non è la gente che non fa sport, peggio per loro, ma l'atteggiamento di noi orientisti, che invece di essere orgogliosi di quello che facciamo e portarlo avanti con tutte le forze perchè siamo convinti che sia una cosa bella e che fa bene, proponiamo di nasconderci la notte e di abbandonare il campo ai cosidetti "pantofolai". Io per l'amor del cielo rispetto tutti ma non mi sembra la fine del mondo se un giorno dico un giorno all'anno una citta' decide di aprire le proprie porte allo sport. E' sicuramente bello per noi ed educativo nei confronti di chi la pensa diversamente, chissa' che l'esempio non aiuti a cambiare idea. Noi sportivi a tutto tondo di esempi negativi ne vediamo ogni giorno.
RispondiEliminaAdesso una PROVOCAZIONE : SE NON SI DISPUTA IL mov 2013 VENEZIA NON MERITA NEMMENO LA SPRINT DEI MONDIALI 2014. LA facciamo a MATTARELLO forse ci apprezzano di più.
SIMPATICAMENTE MIKE TRENT-O
Per Mike. Da Orientista non mi sento affatto orgoglioso di correre a Venezia con l'acqua alta o spintonando i passanti. E le proposte di fare la gara di notte secondo me (i propositori mi correggano) vanno in direzione di creare il minimo disturbo possibile alla città. Non è certo insistendo con le tue convinzioni che ai Veneziani diventiamo simpatici e di sicuro non facciamo promozione al nostro Sport. Correndo di notte magari abbiamo qualche possibilità in più. Lo Sport è bello e fa bene come dici tu, ma va praticato nel rispetto degli altri, anche di chi lo Sport lo vuole evitare per dedicarsi ad altro.
RispondiEliminaLuca
buon giorno
RispondiEliminasono un capriolo che vive nei boschi. vi scrivo per farvi sapere che io e tutta la mia famiglia siamo d'accordo nel dire a voi orientisti che non ne possiamo più delle vostre gare! Il bosco è la nostra casa e le vostre gare (anche quelle regionali con meno di cento persone) ci costringono ad allontanarci dai nostri luoghi per tutto il giorno. Ci chiediamo come mai invece che venire da noi a disturbarci non andate a correre nei vostri paesi dove normalmente voi vivete. tra l'altro nei vostri paesi avete pure delle zone riservate al passaggio dei bipedi che mi dicono chiamarsi marciapiedi o zone pedonali.Siete peggio dei fungaioli!...almeno loro camminano e guardano dove mettono i piedi. certamente non siete a livello dei cacciatori che ci sparano proprio.Anche i cinghiali mi dicono di tollerarvi poco.Per non parlare di tutti i fiorellini che calpestate senza il minimo senso di colpa!!!!
L'altro giorno parlavo con una pantegana che ha abitato per anni in un posto chiamato Venezia e mi diceva che secondo lei quel posto ,privo di quelle scatole metalliche affumicanti che solete usare per muovervi,sarebbe un posto eccezziunale veramente per fare le vostre corse a perdervi!
Buona notte
RispondiEliminaSono un pipistrello che vive nel regno delle tenebre. Ieri appena svegliato, all'imbrunire, mi sono incontrato con una famiglia di piccioni che stavano andando a dormire. Mi hanno parlato di una manifestazione veneziana che si chiama MOV dove tanti umani (circa 5000) che parlano lingue diverse tra loro e muniti di strane cartine gironzolano per le calle di Venezi, per cercare dei bussolotti colorati di bianchi e di arancioni. Mi piacerebbe una volta assistere, dall'alto del mio lampione preferito, a questo movimento...sarebbe una notte davvero spettacolare.
Ciobin 1975